mercoledì, giugno 12, 2019

Difficile dirlo meglio.

martedì, giugno 11, 2019

Provo un link...

...ad una notizia che mi mette il buonumore.
O forse non è una notizia, è una fake news. O forse è una notizia travestita da fake news. O forse è una fake...

Vabbè.

A rotta di collo


mercoledì, maggio 08, 2019

Disorientamenti.

“Colgo l’occasione per mettere i puntini sulle i...».
Tredicisettembre 2008. Sabato di pioggia. Festa di Azione giovani, a Roma. Sotto il tendone del Colle Oppio, dalle casse all’aperto riecheggiano le parole di quello che un tempo era il “delfino” di Almirante. È un momento storico anche questo: «I resistenti stavano dalla parte giusta, i repubblichini dalla parte sbagliata». ”

Mario Caprara, Gianluca Semprini. “Neri! La storia mai raccontata della destra radicale, eversiva e terrorista (2012)”- Newton Compton Editori

lunedì, aprile 08, 2019

Dopo una Domenica in famiglia

Credo che si diventi quel che nostro padre ci ha insegnato nei tempi morti, mentre non si preoccupava di educarci. Ci si forma su scarti di saggezza.

(Umberto Eco)

giovedì, aprile 04, 2019

Consigli meta-politici.

Aggiungere alla opposizione una posizione.

martedì, aprile 02, 2019

Attualità


“Pasolini aveva una visione apocalittica del proprio tempo: riteneva che la direzione del mondo contemporaneo fosse quella di un’autodistruzione progressiva. La società gli appariva disumanizzata dalla tecnica e minacciata dallo scadimento delle relazioni umane e personali, che il poeta riteneva prive di una qualsiasi possibilità di riscatto. Che l’Occidente sia in declino è una tesi che ha segnato tutto il Novecento, a partire, per esempio, proprio da quel Tramonto dell’Occidente di Oswald Spengler che è diventato il modello di tanta critica culturale antitecnologica e nostalgica. In realtà, Pasolini ha una visione in cui questa denuncia si unisce a una prospettiva politica non inquadrabile nell’opposizione fra destra e sinistra, ma che segna comunque il bisogno di un’attesa. Forse per questo, nel film incompiuto sulla cometa, è proprio la «grande attesa» a offrire il tema, quello della speranza di un evento che redima il tutto, ma che infine non arriva mai.
Questa tensione politica, che è stata una delle ragioni della notorietà di Pasolini ed era la sua molla poetica, è resa molto bene dal film di Ferrara. D’altra parte, proprio nella ricostruzione dell’intervista con Furio Colombo, emerge tutta la disperazione di tale visione, la totale mancanza di fiducia in un qualunque possibile futuro”.

Roberto Mordacci. “Al cinema con il filosofo”. - Mondadori -

martedì, marzo 19, 2019

Mea culpa.

“Nel testo in prosa "La passeggiata", lo scrittore svizzero Robert Walser descrive come una forma di pazzia la pratica di muoversi da un posto all’altro senza cogliere nulla lungo la strada: «Non potrò mai capire che gusto ci sia a passare velocissimi davanti a tutte le immagini e gli oggetti che la nostra bella terra ci offre, come se si fosse impazziti e si dovesse correre per non disperare».”

Erling Kagge. “Camminare”.