sabato, febbraio 21, 2009

Slumdog millionaire



Danny Boyle inventa un altro capitolo di cinema dal linguaggio diverso, con il ritmo di trainspotting, gli sguardi dei bambini di city of god, la musica e i colori di un'india ipnotica.
Un intreccio da thriller e l'amore romantico, con l'happy ending quasi inatteso.
Per me geniale, fino ai titoli di coda nella stazione della metro.
a. he cheated b. he's lucky c. he's a genius d. it was written.
d is the final answer, of course.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Un piccolo trivia, piccolo ma significativo: nella versione italiana nella scena dell'omicidio della madre si sentono in sottofondo le voci urlare "..scappa, scappa, ci sono i musulmani..!" lasciando capire che gli aggressori sono loro, quando invece da mille particolari (i nomi, il tappetino per pregare) è chiaro che i due fratelli sono proprio musulmani (lo dice anche lo stesso Boyle in un'intervista) e senza dimenticare che in India di solito sono gli Indu a fare queste spedizioni punitive. Insomma, ci si chiede il perchè, ecco...

10:05 AM  
Blogger grosrat said...

cazzo non é male questa.
nella versione originale é chiaro che gli aggressori sono gli indu, e infatti poi lui vede l'arco nella mano del dio indu. e nessuno dice scappa ci sono i musulmani.
ma come stanno al doppiaggio, incompetenza o manipolazione ideologica? brividi.

7:03 PM  
Blogger Ci said...

sí, brividi.

9:51 PM  

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