Slumdog millionaire
Danny Boyle inventa un altro capitolo di cinema dal linguaggio diverso, con il ritmo di trainspotting, gli sguardi dei bambini di city of god, la musica e i colori di un'india ipnotica.
Un intreccio da thriller e l'amore romantico, con l'happy ending quasi inatteso.
Per me geniale, fino ai titoli di coda nella stazione della metro.
a. he cheated b. he's lucky c. he's a genius d. it was written.
d is the final answer, of course.
3 Comments:
Un piccolo trivia, piccolo ma significativo: nella versione italiana nella scena dell'omicidio della madre si sentono in sottofondo le voci urlare "..scappa, scappa, ci sono i musulmani..!" lasciando capire che gli aggressori sono loro, quando invece da mille particolari (i nomi, il tappetino per pregare) è chiaro che i due fratelli sono proprio musulmani (lo dice anche lo stesso Boyle in un'intervista) e senza dimenticare che in India di solito sono gli Indu a fare queste spedizioni punitive. Insomma, ci si chiede il perchè, ecco...
cazzo non é male questa.
nella versione originale é chiaro che gli aggressori sono gli indu, e infatti poi lui vede l'arco nella mano del dio indu. e nessuno dice scappa ci sono i musulmani.
ma come stanno al doppiaggio, incompetenza o manipolazione ideologica? brividi.
sí, brividi.
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