Bobbio (Norberto), 1958
[...] abbiamo pensato che la democrazia fosse un regime naturale, al quale tutti, purché non coartati da qualche dittatore, si sarebbero orientati spontaneamente. Per la democrazia, che è il regime di tutti, occorre una “virtù” particolare, fatta di serietà e sobrietà negli stili di vita, di stima reciproca, di spirito d’uguaglianza, di rifiuto del privilegio e rispetto del diritto, di cura per le cose pubbliche che, essendo di tutti, non possono essere preda di nessuno in particolare. Potrei continuare e sarebbe un elenco che ci farebbe venire i brividi. L’atteggiamento etico che è stato diffuso dappertutto e con tutti i mezzi, in questi decenni, è l’esatto contrario di tutto ciò. E ci stupiamo se avvertiamo la democrazia scricchiolare? [...]
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