Matter of
Il giorno dopo, si sa, è quello del senso di colpa.
Si è esagerato, come succede certe volte.
E sorgono i dubbi. Tutti. Cosa ci faccio qui. Ho messo tra me e la famiglia e gli amici qualche migliaio di chilometri, un oceano.
Ma poi quando l'aspirina comincia a lavorare, viene giù il buio e lasci lo studio riguardando cosa is going on sugli altri desk un certo benessere lo avverti. Cominci a rinascere, un'altra volta.
Fuori poi ci sono le luci e tira finalmente un pò di vento freddo.
Volano le foglie e i gli immancabili sacchetti di plastica tra le luci che sembrano disegnate per quella casualità che sembra pensata.
E allora arriva il momento del test.
Si scende a una o due fermate della metropolitana più a nord (o più a sud) della solita vicino a casa. Si esce fuori ed ecco che tutti i dubbi se ne vanno come foglie secche. Una folata di energia.
Ed io cammino con la musica alta nelle orecchie e tutto sembra ancora nuovo, diverso. E guardo tutto e registro tutto. Respiro bene e decido di fare la spesa. Anche lì è ancora tutto intatto, non c'è consuetudine. Ogni scaffale un'istantanea con diversi colori. Cammino fino a casa, c'è ancora un bel vento. Lei è li che aspetta, ancora incazzata. Ma sotto sotto so che spunterà un sorriso. La rinascita sarà completa, then.
Si è esagerato, come succede certe volte.
E sorgono i dubbi. Tutti. Cosa ci faccio qui. Ho messo tra me e la famiglia e gli amici qualche migliaio di chilometri, un oceano.
Ma poi quando l'aspirina comincia a lavorare, viene giù il buio e lasci lo studio riguardando cosa is going on sugli altri desk un certo benessere lo avverti. Cominci a rinascere, un'altra volta.
Fuori poi ci sono le luci e tira finalmente un pò di vento freddo.
Volano le foglie e i gli immancabili sacchetti di plastica tra le luci che sembrano disegnate per quella casualità che sembra pensata.
E allora arriva il momento del test.
Si scende a una o due fermate della metropolitana più a nord (o più a sud) della solita vicino a casa. Si esce fuori ed ecco che tutti i dubbi se ne vanno come foglie secche. Una folata di energia.
Ed io cammino con la musica alta nelle orecchie e tutto sembra ancora nuovo, diverso. E guardo tutto e registro tutto. Respiro bene e decido di fare la spesa. Anche lì è ancora tutto intatto, non c'è consuetudine. Ogni scaffale un'istantanea con diversi colori. Cammino fino a casa, c'è ancora un bel vento. Lei è li che aspetta, ancora incazzata. Ma sotto sotto so che spunterà un sorriso. La rinascita sarà completa, then.
2 Comments:
Scusa Achab, sono entrato nel vostro blog digitando in Google “Ciao Gillo” perché sto facendo una tesi su Pontecorvo, e mi sono divertito a leggere i vostri post. Volevo dire solo “Viva la Grande Mela”, perché io ci ho vissuto per 7 anni, ed è la più bella città del mondo, without doubt.
I agree dear anonymous, without doubt. Thnaks
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