giovedì, gennaio 25, 2007

Sick-day

Oggi malato e quindi a casa. Il primo giorno di malattia da quando sono qui, per gli amanti delle statistiche. La brillante idea di andare a correre lungo l'Hudson a -5 (con i Radiohead nelle orecchie e uno skyline da brividi) non si e' oi rilevata cosi' brillante.
Stando prevalentemente a letto sono riuscito a risolvere un problema della connessione wireless con l'assistenza clienti di Rcn. Al quinto tentativo.
Poi approfittando del fatto di essere a casa mi son detto: e se provassimo a risolvere il problema dello scarico della vasca che ci mette ormai un'ora a scaricare l'acqua?
Telefono al Super del building (una specie di factotum, uno che risolve i problemi). Carlos (detto bavus dalla topa, vi lascio immaginare perche'). Sara' la terza volta da quando son tornato. I need a plumber for my bathtub. Problemi di comunicazione. Tra differenti Sud del mondo al telfono e' dura. Non mi arrendo. Chiamo il Management del building (il quartier generale che gestisce 3-4 edifici qui attorno) con toni pacati (...) faccio presente il mio problema. Dopo dieci minuti suona alla porta il Super con un incrocio tra una motosega e un trapano in mano. La faccia scocciata: mi hanno chiamato dal Management (faccia mia sorpresa: ma va'?). Si chiude in bagno con l'attrezzo. Ci sta mezz'ora. Smonta tutto quello che riesce a smontare e mi arriva un rumore sordo come di trapano. Esce e dice: you got a problem. Cominciamo bene. Ci vuole il plumber, il pro-plumber. Grazie al cazzo e' quello che tento di dirti da 2 settimane. Ma faccio l'umile. E lui: pero' oggi magari non e' in citta'. Io faccio l'espressione piu' triste e affranta del mondo: no domani no. Domani devo andare a lavorare. Deve venire oggi, adesso. Questione di vita o di morte. Faccio il possibile, mi dice. Ti richiamo. Ho il suo numero a casa. Mi richiama subito: viene oggi dalle 5 alle 8 (sono le 4.30). Esulto. Alle 5 suona. Mi entra in casa un cicciottello con in mano l'evoluzione della motosega-trapano. Dieci minuti in bagno. Solito rumore. Esce e con la faccia umile-beffarda mi dice: all is ok. do you mind if I use your bathroom. Ma no, figurati. E' li apposta. Il sorriso beffardo mi insospettisce. Primo sciacquone. Odore preoccupante nelle mie narici. Secondo sciacquone. 20 minuti. Si fa strada una certezza: sto stronzo sta cagando nel mio cesso. Terzo sciacquone, 30 minuti circa. Esce sorridente con la scia di odore di merda che lo segue. Firmo la ricevuta. Esce.
La vasca funziona benissimo. Pero', cazzo, tutto ha un prezzo.

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ci piace la merda
e beviamo la .....

3:08 PM  
Blogger grosrat said...

sempre meglio di me che ti ho sboccato nella doccia senza ripararti niente..

11:56 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ho riso cinque minuti buoni da solo immaginandomi la faccia di cicciobombo cannoniere...Non so, a me veniva tipo uguale a John Candy. O Alvaro Vitali anche, toh.

2:52 AM  
Blogger achab said...

buona l'ultima Pan, alvaro vitali giobane con meno nasone ma l'espressione era quella.

Grosrat sto ancora aspettando di essere ospite a casa tua per ripagarti con gli interessi;))

7:14 AM  

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