martedì, giugno 05, 2007

Bianco e nero non fanno grigio (talvolta)

Siamo saliti in serie A stravincendo un buon campionato di B (Genova, Napoli e Piacenza potevano tranquillamente giocare in serie A) con un allenatore nuovo e straniero e in una condizione psicologica perlomeno difficile. Con i giocatori piu' rappresentativi che hanno giocato quasi tutti controvoglia (ad eccezione di Buffon, Del Piero e Nedved). Con voci di mercato da Ottobre a Giugno (Trezeguet, Camoranesi e soprattutto Buffon). Senza favori arbitrali. Senza rigori, praticamente. Senza Moggi e Giraudo.
Siamo stati umili e muti. Well, non tutti, ma molti e soprattutto tutti i giocatori e i dirigenti.
Mentre i protagonisti delle squadre milanesi vincevano con la bava alla bocca, con i cori, con gli striscioni offensivi, con i pullman aperti.
Ovviamente meglio l'Inter dei cafoni d'Europa. Non c'e' paragone.
Ma il refrain vinciamo senza rubare ripetuto all'infinito, Moratti che fa il gesto dell'ombrello e che se la prende con l'imbecille al bar, Materazzi in smoking bianco si potevano evitare.
Ma nessuno e' perfetto.
E ripeto niente a che vedere comunque con l'esultanza sguaiata, volgare e cafona del Milan.
I due gol di inzaghi in finale poi sono di una bruttezza tale che simboleggiano la decadenza del calcio e la fine dell'estetica del calcio.
Per non parlare della Rometta e della Coppa Italia (aproposito qualcuno puo' spiegare a Totti che abbiamo vinto un Mondiale senza di lui? E che se ne stia tranquillo a Trigoria).

Bene allora siamo in serie A, dicevo. Via Deschamps, inevitabile per una serie di motivi.
Il passato e' passato.
In questo senso ottima anche la scelta di Ranieri, un buon allenatore, pulito, pacato ed elegante.
Il ritorno di Lippi sarebbe stato per me un autogol clamoroso.
Stiamo aprendo un ciclo nuovo, non abbiamo piu' bisogno di lui (che tra l'altro dopo il mondiale non chiede quasi piu' neiente al calcio).
Vialli era una ipotesi suggestiva ma rischiosa.
Ranieri ha esperienza internazionale. E si e' fatto pure la gavetta.
Ha salvato il Parma quest'anno che era una cosa impensabile quando l'ha preso in mano a campionato in corso. Con calma e determinazione che e' quello di cui avremo bisogno l'anno prossimo.
Non e' profetico come Spalletti e Prandelli.
Non e' troppo sanguigno come Novellino e Mazzarri.
Non e' troppo sborone come Capello, Mancini e Lippi.
Non e' mai stato sopravvalutato come Del Neri o Guidolin.
Va bene, in sostanza.

Dopo aver mandato via Bettega (era ora), spero tocchi presto la stessa sorte ad Agricola che dopo la sentenza in Cassazione, comunque la si voglia leggere, e' impresentabile.
Secco e' giovane ed era il pupillo di Moggi. Non ne so abbastanza per giudicare ma forse e' un elemento inevitabile di transizione.
L'importante e' che sparisca Boumsong (o come cazzo si scrive), che confermino Buffon e che arrivino un centrale e un centrocampista ed eventualmente una punta (ma solo se Trezeguet va via).

Le motivazioni, come sempre, faranno la differenza.
E secondo me ci sara' da divertirsi.
Non vinceremo lo scudetto ma ci toglieremo delle soddisfazioni.
Onestamente.