sabato, giugno 11, 2005

Per carità.


(Damon Albarn - Julian Opie, 2000, National Portrait Gallery)

Albarn, che in Africa ci ha sciacquato i panni più che bene, ritiene di non partecipare al LIVE 8 di Geldof e soci. A giudicare dalle motivazioni, secondo me ha ragione.

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Mhm... Io non sono completamente d'accordo, bwana. Okay , queste iniziative sono sempre un po' ''pelosette''. Ma pelosetto è anche criticarle. A volte, porre l'Africa al centro dell'agenda seguendo percorsi non ''di nicchia'', occidentalmente socialdemocratici, può dare i suoi frutti. Faceva molto figo criticare Jovanotti e Bono per il ''Dropt the Debit'', ma adesso che il debito al g8 iniziano a cancellarlo fa figo dire che è tutto inutile? Troppi fighi, mi rendono mali(zioso)!

4:18 PM  
Anonymous Anonimo said...

Il signor Blur però, ha soprattutto criticato, in un festival pro-Africa, la totale anglofilia della scaletta e il fatto di trattare sempre l'Africa come un "grande malato" quando, almeno musicalmente, non lo è.
Io poi credo che alla base ci stia anche quel che dici tu, ma la sua finezza è stata pararsi il culo da accuse di fighettaggio mettendola su un piano artistico. Alla fine è una questione di angola(zione). ;-))

6:31 PM  
Anonymous Anonimo said...

Volendo, il bicchiere è sempre mezzo v(u)oto!

8:05 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ah, a proposito, cerchiamo di riempircelo vicendevolmente 'sto bicchiere!

1:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

Potevi dirmelo che qui mi mettevi alla mercè dei minimalisti! ;-)))

2:18 PM  

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