L'amicizia è un dato esistenziale [...] Non un'affinità elettiva, non una scelta deliberata, non il piacere della conversazione, non un invito a cena. A due esseri umani è dato, per puro caso, di nascere in uno stesso angolo di mondo, di frequentare la medesima scuola, di inciampare uno nell'altro e di fare un pezzo di strada assieme prima che la chimica ormonale completi i propri esperimenti con il corpo puberale. Ed eccoli testimoni uno dell'altro per il resto dei loro giorni. Tutto qui il senso inesauribile di quella parola: amicizia. Nint'altro che la collisione accidentale tra due atomi umani. Ma un cozzo provocato da una deviazione avvenuta nel primo tratto della corsa verso la morte di quei due atomi, quando ancora l'accelerazione non ha impresso troppa velocità al loro precipitare, quando ancora la forza che attrae verso il basso un corpo in caduta libera non si è fatta troppo grave da sostenere, quando ancora non siamo del tutto risucchiati dalla prossimità dello schianto. Un urto casuale tra due punti di materia cieca, stornati per un istante dal loro precipitare a piombo. Ecco il sodalizio umano. Due bocconi di creta sanguinolenta e ancora molle che imprimono l'uno il proprio insensato sigillo nell'altro. Per questo l'amicizia era eterna, irrevocabile. Perchè era una cosa completamente gratuita, priva della benchè minima ragione, se non quella del semplice fatto di essere accaduta quando ancora qualcosa poteva assumere il prestigio assoluto dell'evento. Vale a dire prima dei vent'anni. (Antonio Scurati - Il sopravvissuto)
la casualità degli incontri, la diversità di chi ti capita accanto senza che tu sappia perché. e dopo, di come alcuni diventano fratelli, e altri, se ci pensi, ti viene da ridere a pensare di averli avuti cosi vicino. non é male prima dei 20 anni. e a volte anche dopo
il finale e i commenti mi ricordano anche l'eskimo di francescoguccini ... "Perchè a vent' anni è tutto ancora intero, perchè a vent' anni è tutto chi lo sa, a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell' età, oppure allora si era solo noi non c' entra o meno quella gioventù: di discussioni, caroselli, eroi quel ch'è rimasto dimmelo un po' tu... ".
scusate la citazione color nostalgia ma durante i miei vent'anni ero là con guccini e il vino rosso pensando di aver la rivoluzione tra le dita.
E quello che è rimasto sono proprio le amicizie. splendide e fluide, profonde e contraddittorie. vere.
(ps forse influenzato dal blog un pelo prolisso di lorenzone)
4 Comments:
bella, bella. tutto era intatto prima dei 20 anni.
A me piace l'idea della casualità, anche nelle cose importanti, di quell'età.
la casualità degli incontri, la diversità di chi ti capita accanto senza che tu sappia perché. e dopo, di come alcuni diventano fratelli, e altri, se ci pensi, ti viene da ridere a pensare di averli avuti cosi vicino. non é male prima dei 20 anni. e a volte anche dopo
mica male.
il finale e i commenti mi ricordano anche l'eskimo di francescoguccini ... "Perchè a vent' anni è tutto ancora intero, perchè a vent' anni è tutto chi lo sa,
a vent'anni si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell' età,
oppure allora si era solo noi non c' entra o meno quella gioventù:
di discussioni, caroselli, eroi quel ch'è rimasto dimmelo un po' tu... ".
scusate la citazione color nostalgia ma durante i miei vent'anni ero là con guccini e il vino rosso pensando di aver la rivoluzione tra le dita.
E quello che è rimasto sono proprio le amicizie.
splendide e fluide, profonde e contraddittorie.
vere.
(ps forse influenzato dal blog un pelo prolisso di lorenzone)
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