giovedì, agosto 17, 2006

Effetto Ferragosto


Qui nessuno se ne e' minimamente accorto che c'e' stato il famigerato 15 Agosto. Tutti a testa china a sgobbare come sempre. Ma noi che sappiamo che cos'e' e che cosa puo' essere il Ferragosto ci siamo sentiti attraversare da un filo freddo di malinconia. La spiaggia o la collina o la montagna, la cena in famiglia con le cento portate e il vino ci son sembrate lontane davvero. Cosi' come gli amici e le amiche, i parenti. Nessuno telefona o lascia commenti: e' Ferragosto.
Invece di sedermi tutto abbronzato intorno al tavolo in collina per degustare la zuppa di pesce del babbo e qualche leccornia del fratellone-parafulmine mi sono seduto pallido pallido (quasi verde) a tavola su un roof-terrace con tre amici (uno giapponese-uno cinolussemburghese-uno taiwaneseamericano) a degustare una cena cinese, per la precisione Grand Sichuan (e' una regione della Cina nota per la cucina piccante, che sembra fosse la preferita del Comandante Mao) con un paio di bottiglie di prosecco.
E' la globalizzazione, baby. Mi son detto. Ma non funziona del tutto.
Quindi ieri sera mi son rintanato in casa. Aria condizionata a palla. Manhattan di Woody sul DVD, in loop. E due libri da leggiucchiare. Tre paglie.
Sempre di malumore, pero' ci se sente interessanti.
E' il piccolo teatro del mondo, baby.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Computer scollegato per 22 giorni...a ferragosto li ho spiazzati tutti...Bignè ripieni di pasticcera al pomodoro con crema di ceci al rosmarino e olio pianogrillo...tutto dolce ovviamente...

11:32 AM  
Blogger achab said...

invidia

8:16 PM  

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