E aggiungo che (prolungamento del post precedente).

Tifare per l'arbitro.

Il titolo del post fa riferimento a una condizione tristemente frequente. Dico tristemente perchè è bello aderire a una posizione, fare il tifo, anche un pò di faziosità, nel caso. Tipo prendete questa nuova: link. Ecco, dico io, Feltri? Il prete moralista con patteggiamento alle spalle?
Poi per carità, mica è necessario schierarsi, direte. Eh, lo so, ma metti che poi si perda l'abitudine e rimane solo il calcio. No perchè con tutti i distinguo (son belli i distinguo, mica no) va a finire che non si distingue più.

Updato: aggiungo anche questo (che è una presa di posizione, deh).
Updato 2: bon, e con questa, chiudo.

Tirando le somme

Leggendo qui e la' i soliti 3 o 4 blog che tutti leggono per capire cosa e' figo e cosa no (per dire) si scopre che per essere degli intellettuali gggiovani, snob e aggiornati durante la torrida estate 2009 bisogna:

- parlar male di Faletti (con riferimento al suo intervento su La Stampa)
- rivendicare sempre una perfetta conoscenza dell'inglese e soprattutto dei suoi modi di dire
- ostentare una certa familiarita' con le serie TV americane
- linkare il video di Videocracy

I link non ve li metto ma -cazzo- dicono/linkano/commentano sempre tutti la stessa cosa a distanza da un giorno o due uno/a dall'altro/a [Sofri, Soncini, Bordone, Siri, ...].
Che noia

TED

A Oxford in luglio 800 persone hanno partecipato alla TED (Technology Entertainment and Design) Conference. Si é parlato di tutto, delle idee che possono cambiare il mondo.
4000 dollari per partecipare alle conferenze e dormire nelle camere degli studenti.
Per i relatori, interventi di 18 minuti max ciascuno.
Tecnologie, media, riscaldamento climatico, etica globale, twitter e rivoluzione.
Dall'inguardabile Alain de Botton al capo di Amazon fino a Gordon Brown, a braccio, senza appunti, con standing ovation finale.
Qui il link. E i post di discussione sotto.
Per tutti gli interventi, ci sono anche sottotitoli in varie lingue.

Piovono rane

Link.