sabato, dicembre 29, 2007

Oh, comunque buon 2008

Il blog langue; sarà che quasi tutti i contributors sono oltre oceano.
Per non sentirmi solo ci vado anch'io domani, solo qualche parallelo piu in basso, niente grande mela questa volta ma piuttosto mega noce di cocco.
Un augurio speciale ai fratelli oltre oceano, fissi o vacanzieri. E a Grieuzen che tiene il presidio padano.
Che sia un 2008 della madonna, tutto sommato ce lo meritiamo.

venerdì, dicembre 21, 2007

Coppie

Oh mi sbagliero' ma io nella coppia Sofri-Bignardi comincio a intravederci qualcosa di gia' visto.
Qualcosa che mi ricorda tanto la coppia Rutelli-Palombelli.
Quel gusto di essere dalla parte giusta ma non troppo.
Il politicamente corretto.
Il colpo al cerchio e poi alla botte.
Gli angoli smussati.
Il progressismo rose'.
Il partito democratico.
I figli.
L'essere updated.
Il gusto per i libri.
Il gusto per la musica.
Il teatro.

Due palle cosi', in sintesi

lunedì, dicembre 10, 2007

Luttazzi no, si, forse ...

Luca Sofri fa pensieri sparsi, un po' troppo sparsi, con odore cerchiobottista.
Qui [*]
In mezzo ai quali si salvano delle cose.
Ovviamente qui nessuno giustificava le frasi che ha detto.
Che sono stati volgari e -tutto sommato- gratuite.
Ma tra il pretendere delle scuse e la cancellazione del programma mi sembra ci sia una bella differenza.
Per cui caro Luca io salverei l'ultimo p.p.s. che hai scritto: il programma non andava chiuso.
Punto.
Su questo concordiamo, che e' la sintesi.
Il resto son parole, parole, parole (le sue di Luttazzi, le mie e anche le tue).

sabato, dicembre 08, 2007

Nooooo Luttazzi noooo


La 7 l'ha licenziato e si riserva di compiere azioni legali per tutelare l'mmagine del canale, fatta di liberta' e responsabilita', e dei suoi collaboratori. Luttazzi avrebbe offeso Giuliano Ferrara.
Qui il video sul Corsera on-line [*].
Se avessi detto quello che ho pensato, tre settimane fa a Padova, trovandomi a cena al tavolo a fianco Cesare Previti, sarebbe scattato l'ergastolo a questo punto.

Il problema del nostro derelitto paese e' che si tollerano i ladri, i conflitti d'interesse, le formazioni neo-fasciste, le logge e le lobby, i furbi del quartierino, la speculazione, l'evasione fiscale, lo smantellamento delle strutture pubbliche, lo svuotamento dello stato, i ticket sul traffico, l'inquinamento, le raccomandazioni, i baroni universitari, i concorsi truccati, l'invadenza del Vaticano nelle leggi dello Stato laico (a proposito lo sapete che nella bigotta America, stato di New York, due persone dello stesso stesso possono contrarre l'unione civile???), gli stipendi e i privilegi dei parlamentari euro e non, il duopolio televisivo, l'incertezza del diritto, gli ambasciatori della Triennale, i giornali -unici al mondo- che mettono la cronaca ombelicale sempre in primo piano, le querele dei potenti, i tentativi di limitare le liberta' di espressione, la bruttezza degli edifici di Ligresti ...

ma per carita' le parolacce di Luttazzi, quelle no. Quelle cazzo no. Merda, piscia, tette, culo.

Forza Daniele, per quel che conta io sono con te.

venerdì, dicembre 07, 2007

Venerdi - zapping


Guardo sulla tv francese un programma di libri e cd.
Praticamente sono in un bar, il conduttore é dietro il bancone o ai tavoli, e parla con registi, cantanti, o attori. Intorno la gente beve e parla. Qualche cantante va su un palco e canta live. davvero carino.
Poi inavvertitamente giro sulla rai e becco in sequenza:
orietta berti e carlo conti che cantano, male, "parole parole".
Poi un tg dove c'é il berlusca in giacca grigio scuro e maina nera che arringa la folla attaccando gli ex alleati e proclamando la nascita del popolo delle libertà.
Poi il rapporto del censis che parla di un'italia rassegnata e immobile, come bloccata dalla mucillagine: 8 su 10 non credono nella politica, i neolaureati cercano lavoro all'estero, 12000 in un anno. E chi resta nel 40% dei casi ha contratti a termine o a progetto, e si sente un precario.
Dicono di investire sulle nicchie di eccellenza e di moltiplicarle.
Torno sul canale francese.

Venerdi - frammenti


Premessa: é bello essere in una grande città in un giorno lavorativo per gli altri e non per te. libero di fare quello che ti va. anche se piove un po' troppo. ma a Paris non ci fai caso dopo un po'.

- caffé e giornali in una panetteria, respirando le baguettes appena sfornate, per cominciare
- devo sistemare una vecchia questione di tasse. vado in uffici dove non c'é coda, dove mi ricevono e mi danno risposte. dove mi danno indicazioni su come raggiungere altri uffici, compreso il pullman da prendere.
- mangio un hamburger con l'uovo sopra da "2 pièces et cuisine" ("bilocale con cucina"). leggo e scrivo al computer. intorno ragazzi pagliano, ridono, flirtano
- g-star: come sempre non é una marca ma un attentato al mio portafoglio. anche un cappello contro la pioggia stavolta
- il beaubourg quando piove, di notte, sembra davvero un transatlantico appena attraccato in un porto nebbioso, con i passeggeri che salutano al riparo dietro i vetri. dentro qualche barbone innocuo che dorme sulle panchette, tanti che studiano, altri a spasso nelle librerie o adagiati al bar. mi sparo in sequenza un suggestivo parallelo kiarostami-erice (non per tutti..), poi l'atelier giacometti, con foto e sculture e omini magri e altri grassi mai visti, e poi una retrospettiva su rogers architects, con foto di piano nei 70's con una barba incredibile.

Antefatto: giovedi notte, Bisio in aeroporto. Cranio lucidissimo.

martedì, dicembre 04, 2007

Paranoid Park


L'ho visto un mesetto fa e l'ho lasciato decantare.
Arriva ora in Italia.
Nuova tappa del viaggio di Gus Van Sant nell'universo dell'incomunicabilità, degli incubi e dei tremori adolescenziali, del vuoto pneumatico della famiglia americana.
Una storia appena accennata di silenzi e pause e memorie e paura.
Una grigia Portland e il popolo degli skaters.
Immagini iconiche, cappellini, t-shirts e sneakers. E un gruppo di ragazzi che avanza nel corridoio della scuola come Warriors redivivi e anestetizzati.
E' Paranoid Park, un film da trip di Boda, da vedere senza attese speciali, perché anche la violenza a volte é un caso.

Da una settimana

penso ininterrottamente, in sottofondo, a chi era il terzo intellettuale che stava a San Remo ai tempi del Liceo e poi durante le vacanze estive con Calvino e Scalfari.
Quello con il quale i due "mostri", data una trama, si divertivano a immaginare romanzi diversi.
L'aneddotto mi ha insegnato a capire che la trama e' un pretesto per il romanzo (o per i film) cosi' come il programma funzionale per l'architettura.
Pero' cazzo non mi ricordo chi e' il terzo.
Aiutatemi vi prego.
Salvatemi.
Ditemi chi era il terzo,

dello squadrone o della squadra carroarmato

Da gobbo lo ammetto.
Trattasi dell'Internazionale.
Ieri ho avuto l'occasione di guardare la partita con la Fiorentina, a Firenze.
Fino al 30' del primo tempo molta Fiorentina e un'Inter cinica e spietata, anche un po' sparagnina.
Ma per i restanti 60 minuti una squadra devastante (con fuori Materazzi, Vieira, Stankovic, Figo e Crespo).
A mio parere non ce ne sara' ma proprio per nessuno.
E mi vedo gia' la Rometta del povero Spalletti con il suo modolo "a petting" (far girare la palla finche' la squadra piu' forte -Inter o Manchester, scegliete voi - non segna 3 o 4 o 7 gol) soccombere a San Siro al ritorno sotto una catasta di gol. Per non parlare della mia gobba, o del Milan. Faranno una brutta fine.
E il distacco sara' abissale, alla fine.
A differenza di tutte le altre l'Inter ha almeno un campione per reparto con la sola eccezione, forse, del portiere (che pero' dopo Buffon a mio avviso e' il migliore della serie A) che pero' fa sempre ripartire l'azione coi piedi da campione.
In questo momento Maicon, Cambiasso e Ibra non hanno rivali.
E attorno ci sono fior di giocatori, aspettando gli infortunati (da Chivu a Samuel, da Cruz a Dacourt).
Le altre di campioni ne hanno solo uno o anche due per reparto (il Milan con Pirlo e Kaka', ma davanti e dietro il vuoto; la gobba i soli Buffon e Trezeguet; la Roma il solo Totti; la Fiorentina forse Mutu).
Insomma vedere ieri Frey impallinato da tutte le posizioni sul 2 a 0 per l'Inter mi ha fatto una certa impressione. Come vedere le discese di Maicon-Suazo e Ibra; Donadel davanti a Cambiasso (veramente ovunque) faceva tenerezza.
Saranno mesi di sofferenza.
I gobbi saranno un po' interisti e magari ne perdiamo qualcuno per strada.
Tipo Lapo non sarebbe niente male, per esempio.