venerdì, settembre 29, 2006

Nostalgia canaglia?

Capita che mi arrivino echi di un ulivo piantato in una piazza della piccola citta', bastardo posto.
E relative polemiche.
Capita che sulla medesima piazza sia stato fatto un concorso per il ridisegno della medesima.
E i risultati sono pubblici, qui.
E come direbbe qualcuno il progetto vincitore e' "una cagata pazzesca", che usa i termini cardo e decumano, come potrebbe usarli un Autogrill per vendere dei prodotti presunti tipici.
Capita che il Santo che da il nome alla piazza sia lo stesso che a suo tempo fu omaggiato di una statua girevole. Per essere precisi: di una statua di cattiva fattura, che sembra risalire all'ottocento anche se fatta in questi giorni, montata su una basamento cimiteriale che ruota in determinati istanti, collocata nel mezzo di una rotonda cittadina che per essere precisi non riesce nemmeno ad essere una rotonda vera e propria.
Ci sono gli estremi per parlare di un vero e proprio Martirio di S.Antonino ad opera delle Amministrazioni Comunali.

Capita pero' che qui al supermercato di fiducia, nel cuore del Greenwich Village, vagolando tra gli scaffali a mezzanotte alla ricerca del solito Lavazza per la Moka, mi sia imbattutto nell'offerta speciale della settimana: 3.69$ per 250gr di Caffe' Musetti, torrefazione Pontenure (PC), Italia.
Wow e come conseguenza di cio' -penso- ho pure sognato un piatto fumante di anolini in brodo.

Morale: anche il saltuario andare e venire della nostalgia per la terra natia implica delle contraddizioni assai disdicevoli che rimandano la nostalgia medesima a data da destinarsi, per quel che mi riguarda

Musica OMG



La scusa è il disco di questo James Morrison [*].
Proprio bellino, voce carina, arrangiato bene, pop soul. Non te ne accorgi e lo canticchi dapperutto. Generalmente questa roba a me piace. Oggi invece sento fastidio. Facciamo che è un pò una cartina di tornasole del mio umore. Questa è musica di plastica, fatta per essere consumata e non ascoltata, che va bene quando non vuoi che ti disturbi e che niente altro ti disturbi. Ecco, in questo periodo vorrei essere disturbato.

Devo ascoltare il nuovo Lambchop.

My Hurricane

Messaggio dal (terzo) mondo


Ecco quello che ci mandano a dire gli architetti del Venezuela.

Una giusta



Peggy Guggenheim.
A parte l'occhiale, notevole.
La vita tra NY e Venezia, gli artisti intorno e nel letto, le case-museo INCREDIBILI.
Chapeau, anzi lunettes.

giovedì, settembre 28, 2006

Valium free



Ieri notte mezz'oretta me l'ha rubata. E conto lo faccia anche stanotte. E' il nuovo incubo degli sfaccendati della rete. Anche se io, per inciso, stamattina avevo molto da fare. [*]

Processo catartico

... mi ci sono volute settimane ma mi sento un altro. Calcisticamente parlando.
Era gia' successo (v. Let it B) ma c'erano ancora scorie che infettavano il cervello.
Adesso no.
Penso che il merito sia stata la frequentazione del blog di Settore.
Si e' iniziato con insulti e odio.
Sull'onda della rabbia avevo anche postato un pezzullo orrendo.
Poi si e' iniziato a scambiare due o tre parole seriamente.
Poi l'ironia.
Poi un po' di stima.
Per arrivare alla condivisione di psicopatologie varie.
La concentrazione di persone intelligenti nelle file interiste e' cosa nota, d'altronde (con l'eccezione dei Moratti e Tronchetti, s'intende).
Lentamente ho smesso di leggere Camillo alias Christian Rocca (o il contrario) quando parla di Juve.
Mughins per le cose che dice era gia' indifendibile da tempo.
Moggi l'ho detto in tempi non sospetti che dovrebbe sparire non dal calcio ma dalla terra.
E portarsi dietro anche Giraudo.
La serie B la accetto serenamente. E' una pausa meritata.
E poi si vincera' anche quella e magari con il record di punti.
Cosi' non manchera' niente.
La b poi e' bella con Genoa, Napoli, Bologna, Modena, Piacenza e Lecce.
E poi si e' piu' simpatici.
Sono un gobbo democratico e moderato.
Ho digerito.
Aspetto serenamente di saperne di piu sulle intercettazioni e confido nel lavoro di Borrelli e Pancalli.
Mi fa pena chi soffia sul fuoco come chi butta l'acqua sul medesimo.

Rimangono intatte solo due cose:
- il gufare sempre e comunque l'Inter per le parole di Mancini e Moratti (e ragazzi, mi sa che la cosa comincia a funzionare ... 0-2 in casa con Bayern)
- il non avere giocatori della medesima nella mia squadra del Fanta 2006-07, per coerenza.

mercoledì, settembre 27, 2006

E a me cosa rimane?

Negli ultimo tempi s'è tornato a parlare insistentemente di MAFIA..
Dalla cattura di Provenzano fino ad arrivare alle magliette del West Ham..
Tipico dei media italiani, dalla cronaca al gossip, dal sacro al profano in pochi istanti..
Bene, ho provato a collegare alcune notizie, alcuni eventi, a farmi alcune domande ma non riesco a trovare risposta.. Chi vuole aiutarmi?

Perchè gli omicidi di Mafia hanno un mandante e un esecutore, mentre i grandi misteri italiani sono tuttora irrisolti? Provenzano sapeva di Telecom? E' per questo che utilizzava i pizzini? Perchè i pizzini non sono stati distrutti, mentre le intercettazioni (di politici, giudici, clericali?, calciatori, avvocati) diverranno polvere? Perchè la raccomandazione è ancora il primo canale di reclutamento in Italia? Anche nella PA? Perchè la gente del Sud non denuncia atti di stampo mafioso? Forse perchè non si sentono tutelati? Forse perchè temono più lo Stato della Mafia? Forse perchè la parola Cosa Nostra la sentono più loro?

Ma la vera domanda è: se l'Italia è un po' di Cosa Nostra e un po' dello Stato, a me cosa rimane?

martedì, settembre 26, 2006

Un vero peccato

Rutelli e Fini sono eticamente contrari a togliersi la vita [*].

A naso



Dedicato agli amici e parenti di NY [*].

Quiz del lunedi


E' meglio una domenica blu di ozio e sole accecante a Venezia, o un lunedi grigio di lavoro disperato e metri cubi di pioggia a Milano?
Sono troppo stanco e meteoropatico per rispondere. A domani.
Un saluto a Boda, old boy.

lunedì, settembre 25, 2006

Evergreen

E' lunedì anche per me..
Mi trascino giù dal letto a fatica, il week end mi pesa addosso come un macigno, la pioggia e il traffico milanese affossano le mie "belle speranze"..
Il grigio, il nero tutt'attorno mi rapiscono, mi inghiottiscono..
Fuori dal blu, dentro al nero..
E nell'acquario la colonna sonora di Old Boy, che riecheggia all'infinito come la parola evergreen, unica speranza di salvezza..

Lunedì



[*]. (Io ho fatto così poco che mi vergogno financo a scriverlo)

giovedì, settembre 21, 2006

A love song for you



Parecchio da fare a Paris lo scorso weekend per lavarsi via di dosso le scorie della settimana.
La riapertura dopo 10 anni del Museé des Arts Décoratifs, con 8 piani di design, letti mobili e giocattoli, e una montagna (letteralmente) di sedie, dal '700 a oggi. Se volete, qui la visita virtuale.
Poi un paio di feste, gli amici, i fiori nelle mani. Le passeggiate prima e dopo il cinema.
Al cinema, Love Song, probabilmente già uscito in Italia, sicuramente da un pezzo negli US, con scarlett e johntravolta. Storia di anime perse e trasparenti, di pioggia umida e paglie e gin, di una New Orleans che ti si incolla addosso come il caldo abbraccio di un notte d'estate. E john bolso, gonfio di alcool e citazioni da un passato passato, commovente come mai prima.
E scarlett topissima anche senza trucco, quasi bambina, archetipo di donna da coccolare davanti al camino, all night long.

Tutto fa un po' male

Sentire Hurt dei Nine Inch Nails cantata da J. Cash nel commercial della Nike.

Thanks Panpot

Il nuovo link li' in basso a destra mi ha fatto compagnia.
La playlist era ottima.
E' arrivato oggi?

Cioe' proprio oggi quando l'Inter va in fuga con il Messina, dietro al Palermo?
Mi ci voleva.
Thanks again.

mercoledì, settembre 20, 2006

Siam perplessi



La crisi nel paese della boxe thailandese lascia straniti. Chi interviene? Noi no, che siamo già occupati. Gli americani no, che non c'è petrolio. La Cina che è lì vicina? Poi va a finire che se l'annettono e nessuno gli dice ba. L'Onu ha ancora qualche soldato in giro a fare niente? Ma poi, è reato spodestare un tycoon televisivo? Se la sbrigano da soli? E la Germania, cosa fa, con tutti quei suoi cittadini là a fare turismo culturale?
Insomma, c'è del marcio nell'ex-Siam (notare la sottile ironia del titolo).

Dio e' bulgaro

come disse un grande qualche anno fa. E segna delle doppiette, aggiungerei.
-10 e -17 dalla vetta cadetta. Si ricomincia. Daaaai.
Domani Roma-Inter.
E' l'anno dell'Inter, non dimentichiamocelo.

martedì, settembre 19, 2006

Hopper variations



Nighthawks, in mille salse, mica male come fissazione. [*]

Wishful thinking.



He he. Troppi capelli o troppi girasoli?

lunedì, settembre 18, 2006

Sempre e solo Gianni Mura

"Non stiamo a girarci intorno: Guido Rossi 3. Motivazione: più d'una. Ma come fa a dire che non sono incompatibili i due ruoli? Chi l'ha deciso? L'ha deciso lui? Lo sono, invece, e lui farebbe bene a lasciare quanto prima la carica in federcalcio. Lo sono per due ragioni così ovvie che c'è da vergognarsi a spiegarle: c'è una questione di tempo (nemo potest duobus dominis servire) e una questione d'interessi in conflitto. La Telecom, come Rossi saprà, è sponsor del campionato di calcio, La7 concorre ai diritti televisivi, Tronchetti Provera è targato Inter. Può bastare? Non occorre, fortunatamente, essere Mastella per dire che Rossi col calcio deve chiudere. E chiude male, anche sotto il profilo della forma. Almeno una telefonata a Petrucci e alla Melandri, che l'hanno sempre sostenuto, gliela poteva fare, poveracci, l'hanno saputo dai lanci d'agenzia. Non gli si chiedeva di fare l'eroe, ma s'era preso un compito importante (pensiamo a cosa significa il calcio in Italia, non solo come azienda ma come passione) e sarebbe stato utile portarlo fino in fondo, prima di dedicarsi ad altro. La famosa, o fumosa, riscrittura delle regole.Professor Rossi, sono certo che gliene importa meno di nulla (come del calcio italiano, più o meno, e della sua svolta morale) ma glielo dico ufficialmente: lei mi ha deluso. Dovevo aspettarmelo, da uno che talora indossa giacche troppo chiare, diciamo tra crema e fiordilatte, ma questa diffidenza istintiva l'ho esorcizzata e respinta. In fondo, per essere del tutto sincero, nei miei giorni peggiori tendo a diffidare di tutti quelli che hanno una giacca e una cravatta, e non è giusto. Anche tra quelli in giacca e cravatta lei riscuoteva molte antipatie, non è una novità. Ma per altri, che amano un certo calcio, rappresentava la possibilità di un cambiamento: scafato navigatore, ego adeguato, quel mix di sicuro e ruvido, quell'aria da "adesso vediamo chi ha la scorza più dura". Lasciando il lavoro a metà strada, come oggi sembra inevitabile, lei non solo amareggia quelli che stavano dalla sua parte, ma rende sommamente felici quelli che stavano dall'altra"

Gianni Mura su Rep.

Lunedì



Visto il momento critico, il giochino del Lunedì di questa settimana vi permette di non arrivare impreparati, nel caso. [*]

venerdì, settembre 15, 2006

Oggi son di buon umore ma

Se Tronchetti lascia la Presidenza Telecom e Guido Rossi diventa il nuovo Presidente della mTelecom, io sento un po' puzza di bruciato.

Senza fare il Rocca (altrimenti poi gli amici mi dicono che mi foglizzo), il quale scrive:"L'azienda che sponsorizza la serie A, cioè quel finto campionato assegnato a tavolino alla seconda squadra di Milano, da oggi è presieduta dal medesimo commissario della Federcalcio che ha assegnato a tavolino lo scudetto non oggetto di indagini alla squadra di Milano di cui è stato membro del cda assieme al proprietario della stessa Telecom di cui ora il commissario è diventato presidente e nei cui meandri è partita in modo oscuro l'inchiesta, naturalmente telefonica, sugli arbitri che prima ha sconvolto i vertici del calcio italiano, poi portato alla nomina di Rossi a commissario della Federcalcio e quindi alla di lui assegnazione dello scudetto Serie A Tim alla squadra di cui l'assegnatore straordinario è stato membro del cda assieme al proprietario della Telecom che ora gli ha lasciato la presidenza Telecom..." ... ecco senza arrivare a tanto appunto vorrei dire soltanto che qualcosa non mi torna. Tutto qui.

Ah oggi e' morta Oriana Fallaci. Piove. Troppo complicato dire cio' che penso. 'naltra volta, magari assieme al tavolino di Paul Auster.

Anche un orologio rotto segna l'ora giusta due volte al giorno.

Maroni sul peertopeer [*].
E Bobo C. a seguire, che tutte le regole han le loro eccezioni.

giovedì, settembre 14, 2006

Snobs


(Un noto snob)


Si dice che Pitchfork sia il sito musicale più snob della rete. Ora, sulla definizione della parola si può anche discutere. Magari dopo (come sono snob). Comunque questi hanno preparato la lista dei cento video musicali più belli, che è discutibile, come tutte le liste [*].
Ma va bene per staccare.
Tra la partita di polo e la sauna.

mercoledì, settembre 13, 2006

Finalmente una buona notizia

Girovagando qua e la' mi sono imbattuto in questa e quella notizia (niente link ma Michelle Hunzicher non fa l'amore da un anno) che mi hanno fatto andare di traverso il caffe'. Ma poi ho letto qui che Gianni Riotta e' diventato direttore del TG1.
Finalmente una buona notizia, appunto.

Babbo Natale conquista i Marziani



Arriva l'autunno, scadono i diritti.
Prima che qualcuno se ne accorga non perdetevi la possibilità di accaparrarvi legalmente titoli come Il diavolo del deserto contro il figlio di Ercole oppure Jesse James contro la figlia di Frankenstein. In mezzo a tutto questo bendiddio ci sono anche La piccola bottega degli orrori, quello di Corman del '60 o Plan 9 di Ed Wood, ma chiudete un occhio.
Beh, basta scaricare Bit Torrent, e poi andare su questo sito e registrarvi con la mail. Ci sono anche le versioni per IPod Video e per Playstation, nel caso siate proprio dei bambinoni.

martedì, settembre 12, 2006

Sporting Lisbona 1 - F.C. Internazionale 0

Risultato inaspettato per la squadra che di recente ha vinto, dominando, Scudetto, Coppa Italia e SuperCoppa di Lega. Sara' stata una telefonata di Moggi? I due cartellini al fenomeno Vieira puzzano un po'. Ah no. Moggi le telefonate le faceva per il campionato e per questo la Juve perdeva poi in Champions. Invece l"inter era stata solo sfortunata, ma sempre fortissima ci mancherebbe, con lo squadrone del Villareal. Pero' anche lo Sporting eh che squadrone, maledizione. Va be' sfido chiunque a ricordarsi un giocatore ma comunque sempre squadrone rimane.
Ma, non disperiamoci: e' l'anno dell'Inter.
E domani tocca al Milan.

Nel mentre, la Roma con Pizarro che segna si fa pericolosa. Ci vorrebbe proprio qualche punticino di penalizzazione ...

Looking forward



E' facile trovare parole di comodo da guida turistica o da MaurizioCostanzoScio' per descrivere la capitale del mondo, NYC. E' difficile trovare e mettere in fila parole cha la comprendano e ne circoscrivino il suo fluttuare sulle ali della modernita'. NYC e' la citta', non una delle. E' la modernita', sfuggente e mutante, e' una scossa di energia che ti attraversa le vene e le fibre nervose. E' un Giano bifronte che guarda al passato mentre guarda al futuro. Parte della forza viene dal passato, dalla dedizione calvinista al lavoro portata dagli olandesi (si chiamava New Amsterdam) ma mescolata alla Babele di culture in cui gia' si intravede il futuro meticcio del mondo. Su una semplice griglia geometrica la citta' si riscrive di continuo sfuggendo le regole compositive del Vecchio Mondo, senza alcuna paura di crearne di nuove ogni volta. Chi ci vive la attraversa, la mangia, la beve, la ooserva, la respira andando di blocco in blocco cercando sempre qualcosa e ponendosi sempre domande. L'importante e' cercare, e' domandarsi. Importanti son le domande e non le risposte. Con quel passo veloce e quello sguardo allucinato che hanno un po' tutti, dai broker dell'alta dinanza agli homeless che spuntano nel buio. Tutta la cultura passa di qui e si mette in mostra cambiando faccia e coordinate ad ogni stagione. Cinque anni fa qui e' successa un'enormita' e lo puoi capire per la strada e in televisione, dagli sguardi e dalle facce della gente. Gironzolando per GroundZero ieri si aveva l'impressione di una collettivita' ancora ferita e allo stesso tempo orgogliosa, sotto i due enormi e fasci di luce e sovrastati dall'immancabile bandiera a stelle e strisce. E quelle parole usate a sproposito, la rabbia e l'orgoglio, sono proprio quelle che non hanno fermato e mai fermeranno questa citta' nel suo processo di re-invenzione continua. Doce c'erano le due torri di Minoru Yamasaki ne sorgeranno altre firmate S.O.M., Foster, Rogers e Maki. Un'altra volta faremo anche della critica architettonica ma oggi no. Oggi ci basta sapere che ci saranno delle nuove torri li', che poi e' qui. Si ricomincia, one more time, again.

PS: il tavolino degno di Paul Auster alla prossima

Tecnologia canaglia


(Router wireless Netgear)

Bene. Non è stato facile. E se la tecnologia serve a migliorare la vita, probabilmente è quella di un altro.

Tra socket, wap, e SSID avevo anche pensato di scrivere dei cedri del Libano e dei palazzi di vetro, ma mi son dimenticato tutto. Abbiate pazienza, va'.

Arte chiama arte

(Granada, estate'05)

Good night and good luck



Buonanotte gente.
I'll be back in a week. Fate i bravi. Come sempre, actually.

lunedì, settembre 11, 2006

Una precisazione, sempre di corsa

"Mi dicono che sabato prossimo ricominci il campionato, quello dello scudetto "copia e incolla" a Moratti. Meraviglia delle meraviglie, non me ne potrebbe fregare di meno. Ho speso tutto quello che mi restava in Germania. Giochi chi vuole, dove vuole, contro chi vuole. La Bega Calcio era una farsa prima ed è una farsa adesso e non c'era processo che potesse bonificarla, perché è fradicia la radice dalla quale spunta la mala pianta".

"Vi hanno presi tutti per il sedere, facendovi credere che lui (Moggi) fosse l'unica mignottona in un convento di novizie verginelle al massimo un po' sporcancioncelle e quella sentenza finale, coronata dallo strepitoso scudetto trasferello sulla maglia dell'Inter, è semplicemente demenziale. Se si fosse davvero dimostrata l'esistenza di un sistema strutturale di corruzione con la Juve in cima, la Goeba doveva essere radiata, punto e basta. Se le prove non erano convincenti, come la sentenza implicitamente ammette, allora quella retrocessione con qualche punto di sutura, come la comica sospensione allo strafottente Galliani che se ne sbatte ostentatamente trattando trasferimenti, è eccessiva e soprattutto ridicola".


Vittorio Zucconi, Repubblica
(non Christian Rocca sul Foglio, eh?)

Di corsa

Volevo tornare ad essere un essere pensante, quasi un aspirante intellettuale. Ma non ho tempo. Forse post-lavoro mi dedichero' ad una serie di reiflessioni su una citta' che cambia volto e su un tavolino che sembra uscito da un romanzo di Paul Auster. Nel mentre Federer ha stritolato Roddick, che un secolo fa (4 annifa) aveva vinto gli US Open prima dei tre di fila del mostro, un po' Lendl (gia' raggiunto a 8 titoli dello Slam) e un po' Sampras (lontanuccio e in cima al mondo con 14 slam). L'unico ad ver vinto 3 wimbledon e 3 UsOpen di fila (!). Ribadisco Grosrat che ieri e' andato a rete 5 volte in tutta la partita e ha vinto grazie soprattutto ai 19 errori non forzati, non certo grazie alle volee', che comunque le sa fare. Io ero per Roddick, per patriottismo :-)).
E rimango dalla parte dei McEnroe e degli Edberg.
Nel mentre e' iniziato un anno di calcio italiano di sofferenze (per me, beninteso). Dopo aver visto la Juve pareggiare col Rimini e l'Inter segnarne 3 a Firenze ho pensato che c'e' qualcosa che non va. Parte di questo qualcosa e' vedere Ibra (lo zingaro di merda per gli interisti di corta memoria) e Vieira (il macellaio, sempre per le stesse persone) giocare con l'Inter e dargli peso e classe. Vedere poi l'Inter con lo scudetto sul petto beh quelle son veramente cose dell'altro mondo. Comunque una doppia di Toni e la panca di Samuel mi hanno dato una speranza in piu'. Beninteso, rimane l'anno dell'Inter.
A latere polemiche Matarrese-Rossi, Mastella-Melandri e in generale per la presenza di Moggi a quelli che il calcio; tutte legate al processo sportivo definito "calciopoli". A cui si aggiunge lo splendido delirio di Mughini a Controcampo (da quel che ho potuto carpire da qui).
Di stomaco direi che sto con Matarrese, Mastella, Mughini e il male.
Tie' al politically correct all'italiana. E a quelli che aspirano sempre ad essere dalla parte del giusto. Senza mai dubbio alcuno.

venerdì, settembre 08, 2006

Musica sui tetti



Buonanotte dal tropico di Milano.
Ascolto su Sky la musica bellissima di Lifegate radio, ottimo jazz e ora altro ancora.
In piedi su una scala con la testa in mezzo ai tetti faccio foto alla luna, penso a tutto e di più, non voglio che questo giorno finisca mai, anche se mi sembra che sia già durato 72 ore.
Un saluto a Achab in ufficio. Vai a Flushing Meadows che c'é Federer.

giovedì, settembre 07, 2006

Quando e' troppo e' troppo

Leggo qui l'intervista di Sabelli a Moratti.

- (Sabelli) Dell’Inter, ai mondiali, c’erano solo Materazzi e Grosso.

- (Moratti) Ma sono stati determinanti per la vittoria. L’Inter non vince lo scudetto ma fa vincere i mondiali.

A parte che Grosso e' andato ai Mondiali giocando nel Palermo, razza di ignoranti. E che adesso che va all'Inter sparisce, al solito.
Ma mi chiedo: che mondiale ha visto Moratti?

Maria live



Ieri sera gita agli US Open. Programma della sera: prima la Sharapova (Maria, appunto) poi Roddick. Appena arrivati grande accoglienza all'americana con stand di cibo ovunque. Hamburger e birretta per prepararsi all'evento. Alla sera si gioca solo sul centrale Arthur Ashe, anche se appena arrivati nei dintorni si stava ancora consumando la sconfitta di Nadal e nel doppio misto una eterna Navratilova la spuntava ancora. Entrato nello stadio al tramonto: semplicemente fantastico. Lei, Maria, era gia' li' che palleggiava con l'ormai celebre tenuta: abito nero, praticamente da sera (completo di brillantina), e scarpette color argento. Orecchini pendenti e braccialettino nero al polso. Poi ha cominciato a picchiare di diritto: 7-6/7-6 (secondo tie-break 7-0, per la cronaca) alla Golovin (who's that?). Saluti e baci, tocca al fidanzato Andy contro Hewitt. Prima nota: i ragazzi giocano cento volte piu veloci. I primi scambi non riuscivo a vedere la pallina. Cambio di velocita' davvero notevole. Nel mentre si faceva tardi e si liberavano dei posti piu' vicini al campo dove ci siamo ovviamente fiondati. Da vicino il servizio di Roddick e' davvero impressionante: 142 miglia orarie. Circa 228 Km/h, se non sbaglio. Beh proprio grazie a quest'arma non convenzionale non c'e' stata partita: 6-3/7-5/6-4.

Una serata da ricordare. La prima agli US Open, mica bruscolini.

mercoledì, settembre 06, 2006

Blue mood? Blue ribbon!

Eh si' ... piove piove piove mentre nel Bel paese ci sono 35 gradi.
E allora che fare? birretta al Fanelli Cafe' con il Conte e poi la malsana idea di buttarla sul cibo.
A due passi c'e' la Blue Ribbon Brasserie, famosa per essere il ritrovo di molti chef grazie all'orario della cucina (4pm-4am) , alla varieta' dei menu (food and wine) e all'incredibile qualita' e freschezza dei crostacei (ostriche in primis).
Cosi' aspettando il tavolo, al banco due bicchieri di Cava gelato con mezza dozzina di ostriche.
Per poi sedersi a tavola con una indimenticabile bottiglia di Chablis gelato e il pane caldo con il burro aspettando un ottimo catfish (yes, pescegatto!), marinato e poi cotto alla perfezione. Piccante e dolce. Dall'altro lato un petto d'anatra con rape rosse.
A chiudere un bicchiere di Calvados.
Peccato non si possa fare tutte le volte che piove!

Fino a qui tutto bene...



Rivisto dopo tanto tempo venerdì notte (o sabato mattina, come preferite..) in evidente stato confusionale..

Da urlo la scena dei 3 protagonisti accampati davanti ad un maxi-schermo (da cui apprenderanno la morte di un amico pestato dalla polizia..) come me davanti alla mia tv..

Da vedere e rivedere.

Dice lui 8



La differenza fra un matto e uno svitato consiste nel fatto che il matto tende a credersi assennato mentre lo svitato, senza riflettere sistematicamente sulla questione, sente che gli assennati sono troppo genere semenzaio simmetrico e orologio svizzero, il due dopo l'uno e prima del tre, con la qual cosa senza voler dare giudizi, visto che uno svitato non è mai un benpensante o una buona coscienza o un giudice di turno, il soggetto in questione va per la sua strada senza preoccuparsi di rigare dritto, anzi va piuttosto controcorrente, e così succede che mentre tutti frenano quando vedono un semaforo rosso, lui preme l'acceleratore e che Dio ce la mandi buona.

( Julio Cortazar - Il giro del giorno in ottanta mondi )

Corti


Vadim, ce li procuri?

Long Weekend: Monday


Beacon e malinconia.
Non nel senso di pancetta; trattasi infatti di amena localita’ ad un’ora di treno da New York che ospita, in una ex-fabrrica di biscotti, il Dia Center. Chiusa la sede storica di Chelsea, il Centro per l’arte contemporanea si e’ trasferito qui nel Maggio del 2004. Posto magico, luce naturale incredibile e collezione da urlo. Su tutti due nomi: Donald Judd e Richard Serra. Incredibile. Avevamo caricato le bici sul treno e quindi al ritorno abbiamo costeggiato il fiume (Hudson River, I suppose) per 40 minuti riprendendo il treno piu’ a sud.
Dopo lo spirito, la pancia. Lo sapete.
Cena di due ore in un interrato. Sulla 43 esima. Giapponese.
Poi giu un bicicletta ancora.
Non manca niente ... se non la malinconia serale.
Che puntualmente arriva.
Mi manca Lei. Sempre Lei.

Long Weekend: Sunday


Lacrime e lasagne.
E venne il giorno delle lasagna casalinghe. Grazie a E. e C. e all’ospitalita’ del Conte la comunita’ italiana (troppo italiana?) si e’ ritrovata attorno al tavolo per tripla razione di lasagne fatte in casa, appunto. Buone buone. Da sette pieno, insomma (non bisogna mai farle sentire soddisfatte). Passeggiata digestiva di quattro ore quattro per me. Nel mentre Agassi, piangendo, se ne andava dagli US Open. Era il mio motivo sportive di esistere, in attesa del Rimini. Comunque, un Campione. Ciao Andre.

Long Weekend: Saturday


Dedicato al riposo, al solito. E alle faccende domestiche. Piovosissimo. Per poi concludere con cena a casa di J. con I.. Ho cucinato una ottima pasta con zucchine, bucce di limone, aglio e bottarga di tonno. Siam poi finiti a rivedere Die-Hard II. Passaggio a Soho a chiudere. Con Lou Reed nelle orecchie. Sms di assonanze.

Long Weekend: Friday


Si esce alle 15.00 perche’ c’e’ il weekend lungo appunto. Io ne ho approfittato per un giro al Moma a Midtown. Sono gli ultimi giorni (c’e’ tempo fino al 25 Settembre) di una mostra interessante e stimolante a cura di Herzog&DeMeuron. I due geni del male svizzeri sono stati incaricati dal Moma di scegliere e di esporre alcuni pezzi della collezione permanente del museo. Loro hanno spostato tutto sul tema della percezione, rovesciandone ovviamente tutti canoni. Una grande stanza nera con lunghe panche in legno e specchietti portatili e sul soffitto una ventina di schermi piatti che mandano in loop spezzoni di film (da Apocalypse Now a Taxi Driver). Sulle pareti tre feritoie rovesciate (che si allargano cioe’ verso l’esterno) dalle quali prima si scorgono e poi, accostandosi alle medesime, si vedono tre piccole stanze bianche che accolgono le opere scelte da H&deM di Architettura e Design, Fotografia, Pittura e Scultura (rispettando cosi’ la suddivisione dei tre dipartimenti del museo) con una densita’ inusuale per un Museo. Il gioco e’ tutto li’ … ci si siede sulle panche e con gli specchietti si vedono le sequenze dei film, ci affaccia alla feritoie e si intravedono pezzi che hanno fatto la storia del Secolo Breve. Un po’ da voyeuristi insomma. Ma si prova piacere a farlo con l’arte.

Dopo cena (giapponese, siamo a Midtown, baby) ritrovo al Guggenheim. Il primo Venerdi’ di ogni mese c’e’ un mega-party nel grande atrio del museo (quello con la grande rampa a spirale che sale, per intenderci). Deejay e drinks al centro e museo aperto a tutti (I drink sono concessi solo nell’atrio). Luci troppo alte ma esperienza non male, da rifare. Questo museo poi si presta assai. Dalle 21 all’una circa. 20$ l’ingresso, 6$ I drinks (vino e birra).

A piedi nudi nel parco

Ok non vi dico che Milano é bella, tanto non ci credereste e Achab mi sbugiarderebbe.
Pero' stasera non era male. 30 gradi. A piedi nudi nel parco, a una festa dove si sciabolavano bottiglie di champagne a raffica. Poi a spasso per i bar intorno, pieni di gente sconosciuta e tope sandalate.
E poi un set cinematografico, con i riflettori che illuminano a giorno tutto intorno al parco, e i due delle Iene tesi sotto le mani di truccatori e aiuto registi. E poi ancora un negozio di vestiti aperto fino a mezzanotte, un'ultima vodka e due passi fino al portone di casa. Sufficientemente spaesato per stare bene.

martedì, settembre 05, 2006

Ciao Jim, oggi non ti disturbo


Questo weekend a Paris il tempo cambiava ogni 3 minuti, quei giorni in cui per noi meteoropatici é impossibile fissarsi su uno stato d'animo.
Seguendo i percorsi di Boda, sono andato a fare una passeggiata a Père Lachaise.
Vento e nuvole, tanti alberi, tanta gente ma silenzio e pace. Un enorme labirinto, pochi cartelli a dare indicazioni, rendendo piu difficile la caccia alle celebrità.
Decido di procedere random. Incrocio Molière e La Fontaine, liscio Edith Piaf, Modigliani e Oscar Wilde, scopro che le ceneri della Callas sono a zonzo nel mar Egeo.
Mi fermo per un paglia (alla menta) guardando dall'alto il dedalo di pietre, sogni e pensieri.
Jim é da qualche parte, li' sotto. Oggi non lo disturbo.
Prendo la bici e me ne scappo verso Belleville, sarà per la prossima volta.

venerdì, settembre 01, 2006

Copione

Rocca mi ha copiato il titolo su Camillo!
E ... milton guarda che differenza di contenuti ;-)

Favola A.A.A.

Favola di Achab e Andre Agassi.
Prima di lasciare lo studio ieri mi sono dovuto fare un giro catartico tra i vari Forum on line di Interisti e Juventini giusto per testare il mio superamento al lutto. Direi esame superato.
Mi sono fatto una ragione anche per i campioni andati: Cannavaro, Thuram, Emerson e Vieira erano e sono vecchi ed era tempo di cambiarli; Zambrotta no ma se ne puo trovare un altro (non subito visto che il Milan ha preso Favalli ...); Ibra l'avrei comunque scambiato con Bojinov (lo so non sono equlibrato ma amo il bulgaro).

Sono uscito presto e mi sono innamorato di nuovo di questa citta' e del calcio. Partita 8 contro 8 sul tetto del Peer40 (West Village, altezza Houston ST). Vista mozzafiato di South Manhattan dietro una delle porte. Luci artificiali, manto verde artificiale da biliardo. Unico neo: si e' giocato a porte piccole e senza portiere nonostante un mio speech a favore delle grandi di 13-14 minuti (figa noi avevamo anche il portiere!). Abbiamo perso 2 a 0 dominando tutta la partita e prendendo 7 pali (!). Ho preso per mano la squadra dando a tutti compiti e posizioni, sistemandomi nel mezzo e distribuendo palloni e paste; una traversa all'attivo con applauso degli avversari. Sei-sette bestemmie in italiano (menano come fabbri gli yankee), un paio di insulti a uno tipo particolarmente rude (scoprendo poi che ha il papa italiano e pure la moglie ... ecco perche' a fine partita si e' venuto a scusare). Poi tutti al pub senza doccia (sono un po rozzi da 'ste parti) davanti a Agassi-Baghdatis. Molte birre e un una partita memorabile. Un trionfo per Anrdreino (6-4/6-4/3-6/5-7/7-5 in 3 ore e 48 minuti) con il pubblico in delirio. Al quarto set il manager del pub (dappertutto puo albergare del genio) ha messo il commento live sugli speaker di tutto il locale a un volume folle. John McEnroe ancora sugli scudi. Ed alla fine solito siparietto tra i due con John in abito grigiochairo-camiciabianca-cravattablu coolissimo.

Ordinando l'ultimo drink ho spiegato al barista che ero quasi felice. Che quest'anno guardero' molto tennis perche' il mio soccer team in Italy is gonna play in second division ... so bad. Ehi guy this drink is up to me. Cheers to your soccer team man!

Pubblico + privato.



Hanno ritrovato " L'urlo". Per la gioia di Achab.

Perchè ci vuole orecchio (per Boda).



Ecco chi era! Ma lo sceriffo di Devil's rejects non c'è...peccato!