mercoledì, febbraio 28, 2007

Innamorato fisso di Maurizio Milani

"Il mio cane vibra. Sia prima che il mio cellulare suoni sia dopo sia durante.
Vibrava anche prima che inventavano i cellulari
vibra sempre per cui non mi è di nessuna utilità. (...)"
il Foglio

Un cognome, un destino

Gran Ping Pong

Tra Lo Scorpione e Doug nei commenti a questo post [*].

Milton fui per caso io il link?

martedì, febbraio 27, 2007

Colazione a montmartre


Prosciutto crudo e bufala alla bottega di Piaseisa ...


... e mango, pomodori e lamponi nella bottega di Amélie.
C'erano davvero un garzone arabo e un capo francese.

Poi Gazza, una baguette e pains au chocolat.
E via a casa, la colazione é pronta.

Sociologia spicciola



Mi sono stupito del rigore di questa piccola statistica, ma nel caso vi capiti di poter smanettare con un cellulare di un adolescente di questi tempi, nella stragrande maggioranza dei casi, alla sezione filmati, vi troverete di fronte ad una equa miscellanea di spezzoni di Dragon Ball o Naruto assieme a filmini hard più o meno amatoriali. L'infanzia e l'adultità che si incontrano su uno schermo da 2,5 pollici è l'esperienza più aridamente frustrante che mi sia capitata da un pò. E credo parli di più di ore di dibattiti tra esperti. Il mezzo sfugge alla destinazione d'uso, gli effetti collaterali non sono calcolati, rimane solo confusione.

Un mondo di fenomeni

Leggo con piacere il diario di Sciutanza [*] ... ma non mi tira fuori altri ricordi? Dopo la notte folle e disperatissima di Lucca e' il turno di Berlino. La Berlino fredda e grigia di Ottobre, 1997. Tre baldi giovani di belle speranze, barbe lunghe e giubbotti di jeans col pelo (uno almeno). Ostello nella ex-Berlino Est, vicino a una stalla (...) e al primo e ultimo capolavoro di Libeskind.
La caduta del governo Prodi (la prima) vissuta al telefono, da una cabina. Gia': no Internet, no cellulari. E gloriose reflex al collo, mica digitali tutte uguali.
Mi piace ritrovare assonanze profonde con persone lontane.
E' un momento confuso per me e penso per molti.
Mi muovo circospetto nel mondo, quasi in punta di piedi.
Le voci di tutti quelli che si ritengono belli, ricchi e colti senza esserlo sono assordanti.
L'ansia di apparire fenomeni da ammirare crea personalita' disturbate e disturbanti.
Come risposta mi faccio i cazzi miei, come sempre.
E mi vanto con me stesso delle belle persone che ho avuto la fortuna di avere come amici.
Ci siamo annusati, cercati, trovati, persi.
Ma alla fine, insieme, li seppelliremo tutti -gli altri- con una risata.
One more time.

domenica, febbraio 25, 2007

News da cazzeggio

Nella giornata in cui Di Natale segna forse la sua prima doppietta in carriera , io l'ho lasciato in tribuna. Nel Fantacalcio. Mi son fidato della Gazzetta(di m****).it: Infiammazione degi adduttori, 1 settimana. Nemmeno in panchina. Giornalisti del peggior quotidiano sportivo worlwide, ma andate a cagare, va'. E sulle ortiche.

Ci tenevo a segnalarvi che son diventato Ministro, in quanto Zio Bergomi [*].
E in quanto zio Speer (soprannome di Wizard) ho contribuito anch'io al Blog degli I.R.A. con una playlist [*].

sabato, febbraio 24, 2007

Ora esco e mi vado ad ubriacare.

Pare che in Italia ci siano 22.000 maghi. (Fonte: Tg5 h. 20:28)

Panpot ha sempre ragione

Quando sfodera le sue teorie cospirative.

Lapo intervistato oggi dal NYTimes:

He has a disdain for convention and his unpredictability can flare up, as it did during the interview, when he aired an extraordinary theory: that his overdose may have been orchestrated by Luciano Moggi, the disgraced former head of Juventus, which the Agnelli family owns.

Mr. Moggi resigned last year and has remained under investigation for his role in a soccer game-fixing scandal. Mr. Elkann says the two argued a week before the episode.

“Why was there a photographer already waiting at the hospital?” when he arrived in the ambulance, he asked.

Qui l'articolo completo [*]

Riflettere, riflettere, riflettere

Mumble mumble. Leggo Michele Serra (niente link, lo riporto):

L'AMACA - I Cavalieri dell'Ideale

Si capisce, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito. Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l'onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c'erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo.
Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d'oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità. Un bell'applauso ai Cavalieri dell'Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.


E concordo. E' in linea con quello che penso, che sento. Senza troppi tatticismi. Senza senatori a vita, senza Andreotti e Cossiga. Il discorso fila.
Poi leggo due persone che stimo da un po'. Una reale e una virtuale.
Michele [*] e Doug [*].
Senza dimenticare lo Scorpione [*].
Posizioni diverse e diverse tra di loro.
Qualche dubbio.
Avrei bisogno di piu' tempo per pensare.
Ma di una cosa son certo: la ricchezza di pensiero che abbiamo di qua, di la' se la sognano.
Da qui bisognerebbe ripartire.
Per costruire il naturale partito democratico.
Perche' di stare in mezzo tra Bertinotti e Andreotti, io mi son rotto le palle.
Vacca una e troia l'altra, si diceva una volta.
E io vorrei una bella figa. Democratica e pulita. Fresca e coraggiosa.
Mi basta questo, chiedo tanto?

giovedì, febbraio 22, 2007

Sottoscrivo

Quanto scritto da Ezio Mauro [*].
Esattamente cio' che penso e cio che ho scritto, in fondo.
Pero' lui con parole migliori di quelle che ho usato io nel previous post.
Va be' lui lo pagano d'altronde.

Risolto un problema

(la nuova piattaforma del blog) ne sbuca subito un altro.
Siamo senza governo.
Mi ritrovo senza parole.
Due cose semplici semplici: Berlusconi ce lo meritiamo.
Arriveranno domani le analisi forbite e tecniche sul Prodi-bis e sui possibili altri scenari.
Pero' c'e' gente che si ostina a preferire Fini agli Esteri al posto di d'Alema.
E sono gente di sinistra, della sinistra cosiddetta radicale.
A tutti gli altri, ma proprio a tutti vorrei dire: riusciamo a fare a meno delle cvavatte di lana di Bevtinotti? Dei no-global? Dei pacifisti a oltranza? Dei no-TAV?
Non ce lo ordina il dottore di tirarsi dietro questo carrozzone.
Questi sono una simpatica minoranza e come tali sempre rimarranno.
Bravi a dire no e a coniare slogan.
Punto.
Il riformismo progressista ne deve fare a meno. Deve fare la rottura.
Voi di la' in piazza, noi di qua a governare e a fare le riforme.
Voi mi direte: cosi' si perde.
All'inizio si', forse, ma con onore e con un progetto.
E i Ds e la Margherita si sposteranno a sinistra invece che la centro.
Punto.
Altrimenti e' tutta acqua per il mulino di Arcore.

Andiamo avanti cosi', facciamoci del male.

mercoledì, febbraio 21, 2007

Blogs e (piatta)forme.


Ecco, ho effettuato la conversione.
(Non pensavo avrei mai scritto una roba del genere).

lunedì, febbraio 12, 2007

Lunedì.



Domenica mattina di sole pallido. Sveglio presto, ho fatto una passeggiata. Tutti in giro con qualcosa, un giornale, un bambino, un cane. Sarà che io non avevo niente o la musica sbagliata nelle orecchie, ma oggi va bene che venga Lunedì.

Jingo. Ho fatto 12896, ma in 5 tentativi.

giovedì, febbraio 08, 2007

Google me.



Siccome in fatto di tesi cospiratorie e paranoie varie mi piace non farmi mancar niente, vi segnalo questa, forse più ben fatta che vera, ma si sa mai. He he.

mercoledì, febbraio 07, 2007

A porte chiuse, a passo di Scorpione

Post facilone, moralista, già scritto.
Grossolano, randomizzato. Quasi sferico.

[*]

Sarà, ma a me é piaciuto parecchio. Pieno di cose vere, del nostro passato, dell'oggi di altri che ne capiscono poco quanto noi.

Ministri e repubblica delle banane

Lungi da me ogni moralismo.
Pero' che le feste di Briatore siano il segno della nostra decadenza mi pare evidente.
Che le frequentino le Veture e i Galliani ci sta.
Che le frequenti un ministro della Repubblica, un ministro del mio governo, un ministro del mio partito proprio indigesto, insopportabile.
Che poi neghi la cosa e che poi spuntino le foto e' ridicolo.
Da queste parti chi dice il falso in pubblico saluta e va a casa.
In Italia no. Matarrese nega di aver detto cazzate e Radiocapital rimette in onda i nastri.
Lui non fa una piega.
E cosi' la Melandri (a prescindere sto con Doug) con la festa di Briatore.
Lo sport e il calcio mi sembra in davvero in buone mani.

Immagini di fine impero [*]

L'immortale teoria della scopa vestita.



A lungo andare ci si può innamorare anche di un suono.

martedì, febbraio 06, 2007

... ... ...

...




C'e' una nuova creatura. Un blog dedicato alla Grande Mela, o meglio al rapporto tra me e lei.
Achab@Niuok. Spero apprezzerete. Ho aspettato che ci fossero un po' di post pronti ... che equivaleva -nelle mie intenzioni- all'invitare gente a casa avendo qualche sedia giusto per far sedere gli ospiti. Per evitare quell'imbarazzo che ti coglie quando ti trovi davanti alla desolazione di una casa di un amico non ancora abitata.
Cosi' la gente puo' andare e venire senza farsi problemi. Sia beninteso che rimango anche di qua, come ho scritto di la'. Di la' le cose su Niuok, di qua tutto il resto.
Lavato con Perlana, Passaparola. [*].





...

lunedì, febbraio 05, 2007

Lunedì.



[*]

Senza parole (dopo l'abuso di questi giorni)



Povero piccolo, dolce ometto senza il suo papà..
Ti penso e ti sono vicino con tutto il cuore..

Caos Bello

Provocai volutamente Grosrat per farlo uscire dalla tana.
Sapevo che aveva il colpo in canna.
Ma magari, preso com'e' dal lavoro e dalle ninfe, andava a finire che se ne dimenticava.

domenica, febbraio 04, 2007

Piu caos che calmo

Caos calmo.
Io sono d'accordo con gran parte di quanto scritto da Achab. Almeno di quanto ho capito, visto che sono pieno dopo un'asta del fantacacio tirata per le lunghe, sognando di avere giocatori buoni da comprare, oltre al Fenomeno che non sono riuscito a prendere.

Proprio perché sono d'accordo, l'ho consigliato e lo consiglio (vai Boda). Perché secondo me é straordinariamente contemporaneo, perché é letteratura sulla TV, anzi é quasi TV. Perché ci dice qualcosa di noi oggi, delle dinamiche para-reali delle multinazionali, della fragilità dei sentimenti forti, del dubbio e degli alibi che animano lo stream of consciousness della nostra generazione.
Perché é scritto bene, o almeno bene OGGI, ed é interessante e non casuale che abbia vinto un premio letterario che dovrebbe premiare canoni altri.

Secondo me va letto perché ci mostra una foto digitale della realtà ritoccata con photoshop, il meglio in un'epoca che ha dimenticato le Leica. Perché genera trip, e ci da l'occasione di indignarci ma anche di non sentirci troppo soli nella nostra contemporanea inadeguatezza.

Meta-letteratura, meta-vita.
Buonanotte.


venerdì, febbraio 02, 2007

Che Chattata

Stamattina rincoglionito come ogni venerdi che si rispetti.
Rincoglionito (appunto) con tazza di latte e cereali (smacks, qui ci sono ancora) e caffe doppio davanti decido di dare un'occhiata alla posta per riprendermi prima di buttarmi nella giungla lavorativa. Connessione. Email con formazioni di fantacalcio (cazzo devo fare la formazione?) e poi vedo sciutanza on line su gmail. Come incontrarsi cosi al bar di un'altra citta', per caso. Lui stava chiacchierando con altri due amici. Io arrivo da dietro (l'ho riconosciuto, e' largo esattamente 35 cm. E' ancora un caso unico dell'antropologia) e faccio la sorpresa ..

8:31 AM
me: ciao sciutanza sto prendendo il caffe prima di andare al lavoro
michele: ciao teo!
me: uela come vedersi al bar!
circa
michele: sto portando avanti 3 chat contemp, e sono le 2.30 del mattino, inizio a ceder
si, questi blog ci tengono vicini
me: no prob anch'io devo andare. ti leggo sempre. avanti cosi!
michele: questo we aggiorno il blog con info importanti.
meglio non esagerare
...troppe aspettative poi creano delusioni...
cmq vi leggo tutti i giorni, sempre spunti interessanti, effettolarsen mi piace
me: good, leggero'. anch'io vivo con il portatile in grembo. ok non mi illudo troppo, ho imparato;)
michele: ultima cosa
me: spara
michele: anch'io stimo thuram, vorrei che il calcio sparisse
ma salverei lui e damiano tommasi...
dopo questa posso infilarmi nel saccoapelo
me: io mi occupo ormai di football. deluso. due giocatori della mia fantasquadra!
ok buonanotte, io inizio adesso. ciao
michele: buona giornata e! a presto
me: see ya soon
8:34 AM

The harder they come (1972)



Ve lo scrivo giusto per condividere la felicità di averlo finalmente "trovato" e visto stanotte. Il film sui Rude Boys jamaicani, con Jimmy Cliff più che protagonista e autore della colonna sonora, vero autore-ombra della scrittura; all'epoca squarciò il velo dell'ipocrisia sul paradiso tropicale. Curioso che lo abbia visto subito dopo "Blood diamond" con Di Caprio ( che per quello non merita proprio l' Oscar, per "The departed" magari sì), altro film che forza le anime candide a farsi due domande in più. Il fil rouge è lo stesso, direbbe forse lo Scorpione. Son passati trentacinque anni e ce n'è sempre bisogno.

Liliam al Museo

Il giusto riconoscimento ad un campione, ad una persona intelligente. Mi piace ricordarlo quando sgambettava in bianconero, quando le divise erano ancora candide. Capitano dei Mobies.
E per chi non coglie la differenza tra un Burdisso, un Cordoba o un Materazzi (per parlare dei migliori e senza nominare i Mexes o i Nesta e i Kaladze) e questo campione ... che arrivino meritate le fiamme dell'inferno eterno.
Come portava palla lui a testa alta e con la falcata lunga nessuno mai. Ma proprio mai.
Ciro e Fabio, tra l'altro, gli debbono molto al ragazzo [*].

giovedì, febbraio 01, 2007

Sedetevi, caccola in arrivo

Poco tempo fa ho letto Caos Calmo di Veronesi. Premio Strega 2006, peraltro (non so se considerarlo un bene fino in fondo. Anzi penso di no, alla fine).
Su segnalazione di Grosrat (e questo e' invece indubbiamente un plus).
Ci ho messo un po' per mettere a fuoco quello che penso.
Come sempre.
E' un romanzo televisivo. Un bel romanzo televisivo.
Mi accingo ad argomentare.
Prima di tutto e' un film per la Tv bello e fatto, finito.
Secondo e' lo specchio dei nostri tempi, di un modo di pensare.
Di un modo di mettere in fila i pensieri.
Se penso ad altri grandi libri che hanno messo al centro l'io, la narrazione in prima persona e l'associazione libera di pensieri (e aggiungerei una certa "crisi") mi vien da dire che una catastrofe, da qualche parte, deve essere avvenuta. Quella "catastrofe" io la individuo nella nascita e soprattutto nel recente sviluppo della Tv in quanto specchio della societa' del consumo.
Vi avevo avvisato che era una caccola, non rompete.
Nel senso che se andiamo a Joyce e all'associazione libera di penseri (in parallelo con la scoperta della psicanalisi, colonna d'Ercole del Novecento) dell'Ulisse oppure alla Yourcenar di Memorie di Adriano con la sua straordinaria narrazione in prima persona, ci accorgiamo che qualcosa si e' rotto.
Qualcosa di grosso.
Tutti i pensieri del protagonista danzano incessamente senza mai trovare uno straccio di risposta seppur provvisaria. Un punto di crisi serio, un attrito forte. Un abisso, il buio. O anche uno scatto, un tradimento. E' tutto un vorticare per non fermarsi. Un accavallarsi di immagini, di sensazioni e talvolta di sentimenti. Un continuum senza gerarchia alcuna, senza punti fermi. Un rincorrersi senza sosta. La frenesia del protagonista e' un modo per non pensare, per non fermarsi anche se apparentemente e' proprio quello che fa rispetto agli impegni della professione.
Tutto cio' e' molto televisivo e ci riguarda un po' tutti.
Non e' un caso che il protagonista schivi la possibilita' dello psicanalista.
Non e' un caso che invece si fumi l'oppio con il fratello.
Non e' un caso che il suo essere fuori dall'azienda lo riporti al centro dei meccanismi dell'azienda.
Non e' un caso che la TV sia solo accennata.
Questo e' la TV.
Sono i suoi meccanismi.
I piu' sofisticati.
Anche l'erotismo e la sessualita' sono crudi ma non abbastanza, e sono dettagliati, descritti, vivisezionati. Non vissuti.

Sembrerebbe quasi che toccate le vette degli abissi, la ricerca artistica non possa che ritornare in superficie. In tutti i campi. Non e' ovviamente un problema solo di Veronesi (che scrive pure bene).
E' che e' cambiato il nostro modo di pensare. Il modo di mettere in fila i pensieri, appunto. Loro scorrono, talvolta pure in modalita' shuffle, incessantemente. Senza meta alcuna.

Noi invece siamo fermi e non ce ne accorgiamo nemmeno piu'.

La massaia Achab

Avendo la serata libera sono andato a fare la spesa. Prima il vino, al fighissimo Astor Wine. Poi un po' di generi di prima necessita' al supermercato di Bleecker. Arrivato a casa mi sono reso conto degli avanzi dell'ultimo banchetto. Di quando cioe' ho stupito gli amici (meglio, l'amico in quel caso) con il timballo di riso della mamma. Che sarebbe il risotto in forno negli stampini foderati di prosciutto, servito con sugo di funghi con polpettine di salsiccia e macinato di manzo (e grana). Mmh mi dispiaceva buttare manzo e salsiccia e cosi' prima di cucinarmi la bistecca con roquefort e burro al tartufo ho rifatto la medesima salsa e l'ho messa nel surgelatore.
Mi son sentito un po' male all fine. Io? Massaia? Ma daaai. Invece si', per stasera.