sabato, luglio 18, 2009

Warhol entra in chiesa


1964, New York, Andy Warhol e la sua Factory.
Edie Sedgwick, Baby Jane Holtzer, Joe Dallessandro, Lou Reed, Nico, Dennis Hopper..Davanti alla 16mm di Warhol, dei ritratti muti, piccoli cortometraggi di 4 minuti in bianco e nero... gli sguardi luminosi, innocenti, persi, disperati, piu che mai presenti.
Dean Wareham et Britta Phillips accompagnano dal vivo le immagini sul maxischermo, un rock struggente e avvolgente, ispirato dai Velvet Underground. E ci raccontano storie di icone e idoli, sogni accelerati dallo speed e finiti in frantumi o in polvere.
13 most beautiful ... songs
for Andy Warhol screen tests sono un invito al viaggio, nei sogni, nella memoria, negli abissi della creazione e dell'oblio.
Nella chiesa di Sant-Eustache la gente si accomoda sulle panche o si allunga sui tappeti, tempo e spazio sono sospesi, sacro e profano sono due facce della stessa medaglia.

giovedì, luglio 16, 2009

The Big Olive (Milano per gli amici)

Da qualche settimana si fa un gran parlare da un po' tutte le parti del futuro di Milano.
Deve essere il trend del momento dei milanesi prima di andare al Forte.
Agli aperitivi in terrazza, alle cene in piedi, alle inaugurazioni non si parla d'altro.
Aveva anticipato tutti il maestro di tutti i trend, Stefano Boeri, annunicando il suo Bosco pero' dopo qualche settimana di attenzione e' finito un po' nel dimenticatoio.
Lui sembra che intanto si stia rifacendo con l'Expo non solo facendo parte del Comitato di cervelloni (tra cui spicca Mr. Herzog) ma anche studiandone il piano (ma sono solo pettoegolezzi).

Ma siamo in Italia e a chi sara' mai toccato di rilanciare il dibattito su Milano? Al Cardinale Tettamanzi, ovviamente.
Qui l'intervista a Tettamanzi di Giangiacomo Schiavi sul Corsera del 20 Maggio [*].
E allora proprio Schiavi il 5 Luglio ha lanciato il Manifesto per Milano sempre sul Corsera, con intelligenza e buoni propositi [*].
Se ho seguito bene il primo a partecipare e' stato il sociologo Aldo Bonomi (gia' apprezzato in passato per gli studi sulla Milano a dimensione metropolitana, culminati per il grande pubblico nella mostra "La citta' infinita" in Triennale), che - dopo non aver perso ovviamente occasione di lodare Davide Rampello - ha affermato che il futuro della citta' e' nella solidarieta' e non nel rancore [*].
In parallelo l'Espresso risponde parlando gia' della Milano del 2030 ... della Milano Post-Expo insomma grazie al Piano di Governo del Territorio (PgT) ideato da Metrogramma, con tanto di interviste a Boschetti. [*] No comment.
E intanto comincia anche a farsi sentire la Petizione promossa da Emilio Battisti per un Expo meno sprecona e piu' sostenibile.

In tutto cio' manca la voce del Sindaco Moratti e un piano serio e condiviso per questo cazzo di Expo 2015 del quale nessuno ne capisce gli esatti contorni per non parlare dei contenuti.
Leggendo tutto cio' non si puo' quindi che essere sicuri di un paio di cose: Milano e' semplicemente brutta come dice Linus [*] e che con tutti questi qui che ne discutono non ne usciamo.

martedì, luglio 14, 2009

Cose belle

[*]

La particella di sodio



Iattura. Rimasto senza paglie a metà serata, esco con la vespetta a porre rimedio. Poco male, Cat Power negli auricolari e un po' di vento addosso van benissimo. Senonchè. Vero, è Lunedì sera, ma in giro è il bell' effetto post atomico della piccola città-bastardo posto di cui sotto-sotto-sotto. E mi torna in mente una statistica (lo so, sic) letta tempo addietro che vede Pc e provincia al primo posto nel rapporto abitanti/eventi musicali. Ovvio, direte, se si conteggia il liscio alla Sagra della pancetta dasliga.
Ma anche con quello, mi vien da dire, non è che noi si esce appunto solo se ci son cose da fare? Cioè, non è che la statistica di cui sopra è lo specchio di una comunità che ha bisogno di cose per uscire e quindi gliene propongono a strafottere perchè uscire tanto per, guai? Beh, anche io faccio così, in effetti. Un'autocritica.
Era per dire che mi mancano le passeggiate sul Facsal, insomma.

sabato, luglio 11, 2009

Porco comodo look

[*].

Quello che mi manca

Non e' una camicia bianca ma la politica italiana.
con la minuscola.
quegli intrecci da telenovela che intrigano.
non importa il valore dei protagonisti e' l'intreccio che conta.
e non cambia mai.
[*]

Sofri-Serracchiani, cronaca di un amore finito

I sogni di allora [e di adesso]

Falcao.

[non quello che vi aspettate]

[*]

Piccola citta', bastardo posto

[*]

venerdì, luglio 03, 2009

Durante l'assenza.



- Nel calcio, lo 0,1 è diventato una percentuale rilevantissima, l'Italia è meglio che giochi solo Mondiali e il Re di Spagna ha allentato i cordoni della borsa.
- Chiunque avesse preso un treno nell'Europa Occidentale sapeva benissimo quanto FS facesse cagare, adesso lo sanno tutti.
- A questo punto, più che sul troiaio e compagnia, fossi nell'opposizione, mi butterei sul fatto che lui meni gramo.
- I Maya hanno previsto la fine del mondo per il 2012, l'asteroide dovrebbe arrivare in quel periodo e anche gli UFO hanno dato l'ultimatum, giorno più giorno meno. Tra l'altro, a regola, saremmo ancora sotto governo B, no?
- "Sotto un cielo cremisi", il nuovo Lansdale, è una goduria.
- Ascoltato tanto "Yonder is the clock" dei Felice Brothers.