domenica, marzo 21, 2010

Uno, nessuno e 150mila.


(sx: un primomaggio, dx: un ventimarzo)

In questa immagine impietosa io ci vedo quindici anni di capelli finti.
E calze sulle telecamere e Previti e Montanelli e musichette e miracolitaliani e Pilo e Vianello e la bicamerale e il Milan e Genova e icomunisti e bossi e i sorrisidiplastica e la famiglia e Dio.
E la mia (allora)gioventù e la mia (ora)poca maturità.
E non fumo neanche più.

domenica, marzo 14, 2010

L'arnacoeur


Vostra sorella esce con un coglione? Vostra cugina si é innamorata di un tipo pericoloso? La vostra migliore amica si sposa con un pinguino? La vostra ex (di cui siete ovviamente ancora innamorati) si é fidanzata con uno che é esattamente il contrario di voi?
E siete convinti che, anche se non lo sanno, sono intimamente infelici?
Non c'é problema, chiamate Alex, "rompicoppie" professionista.
Alex é Romain Duris, uno dei miei attori francesi preferiti dai tempi di "De battre mon coeur s'est arreté", e fra l'altro anche il ragazzo in Erasmus a Barcellona de "L'appartamento spagnolo".
Alex é il protagonista de "L'arnacoeur", gioco di parole che puo voler dire "l'imbroglione del cuore".
Questo film esce questa settimana in Francia, ho avuto la fortuna di vederlo in anteprima qualche settimana fa, in una serata piovosa (strano), e sono stato travolto da un'ondata di sole e di energia.
Alex conosce le passioni delle ragazze di cui deve occuparsi, si trasforma nell'uomo ideale e senza andare a letto con loro le aiuta a capire che stanno vivendo la vita sbagliata. Cuoco di sushi, medico, imbianchino, cantante di gospel, tutte le trasformazioni sono possibili.
Il suo staff? La sorella e un improbabile cognato, capaci di incredibili travestimenti e prodezze.
La situazione si complica quando Alex deve gestire il dossier Vanessa Paradis, in una Montecarlo piena di luce.
Una settimana prima delle nozze, una settimana per far cambiare idea a un'enologa ricca e indipendente che sta per sposare l'uomo perfetto, un inglese pettinatissimo e straricco.
Bastera sapere che lei mangia roquefort a colazione e che sa a memoria tutti i dialoghi di Dirty Dancing? Riuscira Alex, scivolato nei panni del suo bodyguard, a sedurre la bella Vanessa appena prima dell'altare?
Vi lascio il piacere della scoperta, sono sicuro che il film uscira in Italia, e sembra che i mmerigani abbiano già comprato i diritti.
Una ventata di aria fresca, tanto ridere, e lui giustissimo, un punto di riferimento per tutti gli uomini.
Qui [*] il sito.

Le superbe!


Benjamin (vedi post precedente) diventa definitivamente il mio idolo con la news che impazza in questo momento sul net in Francia: sarebbe partito per qualche giorno in Thailandia con Carla Bruni, inseguiti da Sarko (che by the way uscirebbe con la sottogretaria all'ecologia Chantal Jouanno), che avrebbe organizzato un aereo per recuperarla.
Chapeau a tutti. Qui (fra l'altro).

martedì, marzo 09, 2010

Welcome


Welcome. Una parola inglese che ha un sapore universale.
Una porta aperta, un invito all'altro, senza barriere, senza paure.
Welcome é anche un film francese, uscito pochi mesi fa anche in Italia.
E' la storia di un incontro fra uomini soli, un incrocio di destini: vincere la paura dell'ignoto per credere a un sogno, per credere nell'altro.
Un giovane iracheno sogna di raggiungere il suo amore a Londra, e chiede a un maestro di nuoto stanco e disilluso di aiutarlo nell'impresa: attraversare la Manica a nuoto, lasciare gli altri profughi a Calais e lanciarsi verso un sogno.
Tutto é contro di lui, tutti sono contro al maestro che lo accoglie e lo adotta.
Lo zerbino con la scritta "Welcome" davanti alla porta del vicino delatore é la metafora di tutti i falsi benevenuto, di tutte le porte troppo chiuse.
Vincent Lindon é palpitante di verità, il giovane ragazzo ci porta nel suo sogno e ci prende allo stomaco.
"Lui si é fato 3.000km a piedi e ora vuole attraversare la Manica a nuoto per raggiungere il suo amore, noi non siamo stati capaci di attraversare la strada per non perderci".
Dei lacrimoni caldi si fermano appena sotto le palpebre. Welcome.

sabato, marzo 06, 2010

La Superbe


So che parlare di musica sul blog creato da Panpot é cosa rischiosa, ma lo faccio.
Sto guardando Les Victoires de la Musique, una specie di oscar della musica francese.
Benjamin Biolay é uno dei miei cantanti preferiti, con quella faccia un po' gonfia di eccessi e la voce impastata di paglie e vino. E' l'ex-marito di Chiara Mastroianni fra l'altro, e la cugina della mia ragazza é il suo produttore.
Ma soprattutto é un autore e un interprete che mi parla come pochi altri in questo periodo.
Il suo disco doppio, La Superbe [qui], ha appena vinto Les Victoires de la Musique come miglior album dell'anno, e lui é stato eletto artista maschile dell'anno.
Ascoltatelo se potete. E soprattutto a chi capisce il francese, segnalo Brandt Rhapsodie, Brandt come la marca dei frigo.
E' la cronaca di una storia d'amore, dal primo incontro fino alla separazione, passando dalla passione dirompente all'amore stabile, ai figli, alla routine, fino alla separazione.
Il tutto raccontato dai post-it lasciati sul frigo, raccontati a due voci.
Vi farà pensare a tante cose dette e scritte, e a cosa ci stava dietro.

giovedì, marzo 04, 2010

Non si può.



- Non si può non "ribloggare" 'sto video
- Non si può applaudire un senatore che si dimette perchè OBBLIGATO da accuse terribili
- Non si può cambiare sempre la verità su qualsiasi cosa a seconda di come butta
- Non si può portare Pepe ai Mondiali

lunedì, marzo 01, 2010

Gli ultimi [Franco]


Poco prima di Natale, quando tutti correvano dietro a regali piu o meno utili, ed altri dietro all'ennesimo bonus, Achab si é occupato degli ultimi [qui].
Quelli sono ultimi oltreoceano. Poco dopo, di qui dall'oceano, un altro degli ultimi se ne é andato.
Si chiamava Franco, in arte Pacialacca, abitava in un paesino del basso Piemonte, dove già c'é aria di Liguria, tutti dicono 'belin', e i tifosi di Genoa e Samp sono piu numerosi di quelli di Juve e Toro.
Terra di confine, tra due regioni, tra il passato contadino e il presente operaio.
Limbo per molti che, come Franco, non ce la fanno a tenere il ritmo di questo mondo, e stanno li, in attesa che qualche Dio se li porti via.
Franco era grande per noi ragazzini, seduto sulla moto fuori dal bar lo guardavamo intimiditi, e divertiti per quella faccia tonda e quelle battute fulminanti.
Faceva le pulizie in una fabbrica, poi la gotta e la tristezza se lo sono portati via, e si é chiuso in casa fino ad andarsene in silenzio.
Il mio amico Davide, il professore dal cuore buono, ha rotto il silenzio di una comunita che lo ha dimenticato, e gli ha reso un ultimo omaggio fraterno su di un giornale locale.
Se avete due minuti, cliccate sul jpg e leggete queste parole giuste, calde e profonde, che renderanno meno amaro il suo eterno gironzolare, sulla sua moto, ovunque egli sia.
Lui che era "troppo distante dal dire comune e dall'atteggiamento dei mediocri", lui che non era sposato ma che sarebbe stato un ottimo marito, e "che nelle donne trovava il fiore meraviglioso del giardino del mondo, e il loro profumo era per lui una trappola dolcissima e irresistibile", lui per cui "il sorriso era il navigatore del suo camminare e la fiamma della sua intelligenza".
Addio Franco, riposa in pace.
Grazie Davide, una volta di piu.