E si', perche' l'otto marzo e' il compleanno del mio fratellone.
Big brother quindi, quello giusto, il mio, non quello della tv.
Siamo stati per anni una persona sola,
pacioteo. Lui era pacio ed io teo.
Sempre assieme per i primi passi nel gran teatro del mondo.
Tanti giochi, qualche avventura, una marea di cazzate.
Pero' lui era quello grande, il piu' grande di tutti i cugini e quindi tante colpe ricadevano poi su di lui ... una sorta di parafulmine.
Poi l'adolescenza, le ragazze, le birre, il vino e le sigarette, i dischi, le superiori ed i nuovi amici.
Il teatro si allargava e ci si perdeva un po', come tutti.
L'universita' e le scelte diverse, le fidanzate e le vacanze.
Ma i fratelli hanno un elastico invisibile che li tiene uniti, si allontanano ma poi si riavvicinano.
E quindi il lavoro per noi due, e per lui poi anche il matrimonio e due pargoli (piu' che fantastici) ... ci si riavvicina.
La Casa di Bacco adesso per me e' un rifugio caldo. Affetti, parole, cibo e vino.
Un posto dove sempre tornare, anche con la mente.
Per stare bene. E al sicuro. Perche' li' c'e' sempre il mio parafulmine.
Auguri, mic. E grazie.