sabato, aprile 30, 2005

Sono il nuovo Giannibrerafucarlo.

Una squadra che in una semifinale di coppa europea fa giocare 5 primavera per non stancare i titolari impegnati nella lotta per non retrocedere, merita di uscire dalla coppa e di retrocedre, subito dopo.

mercoledì, aprile 27, 2005

Soundtrack of our lives 10


(Giovanni Allevi - La favola che vuoi)


Il ragazzo è pieno di talenti (e di poca modestia, come spesso di conseguenza), basta dare un occhio al sito.
La considerazione è però un altra; visto che quelli come me (30-something, musically snob) sono sicuramente il suo target, non hanno ancora capito i signori delle case discografiche che bombardandomi con il nuovo giovane pianista chic su tutti i magazine culturali della penisola me lo fanno stare automaticamente sulle palle?

E poi secondo me, il più bravo rimane lui (oltre che il più matto, che vale anche di più). E siccome sono anche un punkettone bastardo dico che Modern apprentice il secondo e ultimo album dei disciolti Ikara Colt è un gran disco.

martedì, aprile 26, 2005

Il pesce - pipistrello - dalle - labbra - rosse



No, non è la prof di mate. E nemmeno c'entra Photoshop. E' vero.
E la talpa - naso - a - stella si sentiva sola.

lunedì, aprile 25, 2005

La vita è fatta a stanze.


( La vita, istruzioni per l'uso - Georges Perec )

Rue Simon Crubellier 11, Parigi, qualche minuto prima delle otto di sera, 23 Giugno 1975. Questo libro è l'istantanea di un palazzo padronale, delle sue 99 stanze, delle storie presenti passate e future degli oggetti e delle persone che lo animano. Nei suoi 100 capitoli ci si perde inseguendo la molteplicità del mondo, ma soprattutto la fantasia, la pazzia e l'ironia del suo autore.
Ho detto molteplicità perchè ho scoperto questo libro proprio nel capitolo a lei dedicato nelle Lezioni americane di Calvino:

Un altro esempio di ciò che chiamo "iper-romanzo" è "La vie mode d'emploi" di Georges Perec, romanzo molto lungo ma costruito da molte storie che si intersecano (non per niente il suo sottotitolo è "Romans" al plurale), facendo rivivere il piacere dei grandi cicli alla Balzac.
Credo che questo libro, uscito a Parigi nel 1978, quattro anni prima che l'autore morisse a soli 46 anni, sia l'ultimo vero avvenimento nella storia del romanzo. E questo per molti motivi: il disegno sterminato e insieme compiuto, la novità della resa letteraria, il compendio d'una tradizione narrativa e la summa enciclopedica di saperi che danno forma a un'immagine del mondo, il senso dell'oggi che è anche fatto di accumulazione del passato e di vertigine del vuoto, la compresenza continua d'ironia e angoscia, insomma il modo in cui il perseguimento d'un progetto strutturale e l'imponderabile della poesia diventano una cosa sola.
Il puzzle dà al romanzo il tema dell'intreccio e il modello formale. Altro modello è lo spaccato d'un tipico caseggiato parigino. in cui si svolge tutta l'azione, un capitolo per stanza, cinque piani d'appartamenti di cui s'enumerano i mobili e le suppellettili e si narrano i passaggi di proprietà e le vite degli abitanti, nonché di ascendenti e discendenti. Lo schema dell'edificio si presenta come un "biquadrato" di dieci quadrati per dieci: una scacchiera in cui Perec passa da una casella (ossia stanza, ossia capitolo) all'altra col salto del cavallo, secondo un certo ordine che permette di toccare successivamente tutte le caselle. (Sono cento i capitoli? No, sono novantanove, questo libro ultracompiuto lascia intenzionalmente un piccolo spiraglio all'incompiutezza).
Questo è per così dire il contenitore. Quanto al contenuto, Perec ha steso delle liste di temi, divisi per categorie, e ha deciso che in ogni capitolo dovesse figurare, anche se appena accennato, un tema d'ogni categoria, in modo da variare sempre le combinazioni, secondo procedimenti matematici che non sono in grado di definire ma sulla cui esattezza non ho dubbi. (Ho frequentato Perec durante i nove anni che ha dedicato alla stesura del romanzo, ma conosco solo alcune delle sue regole segrete). Queste categorie tematiche sono nientemeno che 42 e comprendono citazioni letterarie, località geografiche, date storiche, mobili, oggetti, stili, colori, cibi, animali, piante, minerali e non so quante altre, così come non so come ha fatto a rispettare queste regole anche nei capitoli più brevi e sintetici.
Per sfuggire all'arbitrarietà dell'esistenza, Perec come il suo protagonista ha bisogno d'imporsi delle regole rigorose (anche se queste regole sono a loro volta arbitrarie). Ma il miracolo è che questa poetica che si direbbe artificiosa e meccanica dà come risultato una libertà e una ricchezza inventiva inesauribili...


sabato, aprile 23, 2005

Ozio


(E' originale, pare)

Ma perchè i teppistoni della mia classe da due settimane non ascoltano altro che I bambini fanno oh ?

E poi, perchè l'Inter in due derby due non ha indossato nemmeno una volta la maglia a righe verticali nero&azzurra ?

E poi, il Benedetto, quando lo definiscono di transizione, si tocca ?

E poi, perchè l'elefante è l'unico animale a non poter saltare ?

E poi, perchè quando c'è vacanza fa brutto tempo e io sto davanti al computer ?

Update:
E poi, perchè il nostro presidente del consiglio non va ad alcuna manifestazione per il 25 Aprile ?

martedì, aprile 19, 2005

Fai ciao con la manina..



Visto che Achab può usufruire di Google Maps, ora non si hanno più scuse..



..beh..più o meno..

lunedì, aprile 18, 2005

Anche noi al Conclave!

Siccome non vogliamo farci mancare nulla, ecco il pratico Pope-U-Lator , sostituitevi ai cardinali, valutate il grado di importanza delle istanze proposte e scegliete il nuovo santo padre! Qui.

Per rimanere sempre su infuocate tematiche ecclesiastiche, ecco il gioco di oggi, facile ma ricco di significati. Qui.

sabato, aprile 16, 2005

Io scelgo questa.



In relazione al precedente post, ci tenevo a far sapere ad Achab che la Milano a cui darà fuoco al suo rientro dalla Grande Mela sarà una città radicalmente diversa e soprattutto disegnata, financo nei più piccoli particolari, dai suoi abitanti.

Eh sì, perchè ora si possono votare le nuove panchine !!
Ah, la democrazia partecipativa! Ah, il governatore illuminato!

venerdì, aprile 15, 2005

Leggerezza

Anche qui c'e' il cielo azzurro ed il sole anche se l'aria e' piu' che frizzante.
Ed io mi sento leggero ed anche un po' felice. Cammino per la strade curioso e di buonumore e continuo a scoprire un bel po' di cose. Al tutto contribuisce che oggi la Franci mi ha consegnato la mia tesi di dottorato, conclusa faticosamente martedi' mattina con un incredibile rush finale; appena in tempo per riprendere l'areo e ritornarmene qui. Che sento un po' come fosse casa, adesso.
Appena arrivato ho portato0 le cose alla lavanderia cinese solita e ho bighellonato per le strade del village riempendomi gli occhi di questa straordinaria varieta' e vitalita'. Ed ho allora pensato a Milano e mi e' venuta la tristezza, ma di quelle cupe ed insistenti. Un martini, please ed e' tutto tornato al suo posto. I colori e le emozioni e la voglia di godersi tutto sino in fondo. Se poi sara' il tempo di tornare a Milano, ci torno. Ci torno, la brucio, spargo il sale e me ne torno qui.
Dove magari qualcuno mi verra' anche a trovare, al posto di vedere la tv con i paraculi della dinastia finalmente in disgrazia.

giovedì, aprile 14, 2005

Oggi si spara sulla crocerossa.



Lo so è troppo facile, però mi ha rovinato la colazione e non glielo perdono.
Alain Elkann, ovvero l'uomo che solo per il fatto di aver attaccato il cappello più grande d'Italia sposando la figlia di Agnelli dovrebbe spensieratamente ubriacarsi e drogarsi dalla mattina alla sera, conduce una trasmissione televisiva.

Si intitola Due minuti, un libro e va in onda di mattino su La7. Già questo la dice lunga sul target medio dei fan del nostro, che evidentemente necessitano rassicurazioni sia sui contenuti che sulla durata delle cose che succedono, tipo Qindici minuti, la spesa oppure Cinque minuti, una cagata.

Il punto però è la naturale antipatia che questo uomo suscita appena apre bocca; non ho potuto fare a meno di immaginare una lunga teoria di salotti, cocktail, cravatte e maggiordomi, e tanta fuffa profumata. Mi sono fatto una piccola promessa; cercherò di guardarlo spesso, sicuro che mai, dico mai, segnalerà un libro che vorrò leggere.

Ah, per scrupolo ho controllato..in effetti è il padre sia di John che di Lapo..adesso si spiegano sia le felpe FIAT che la nuova Panda.

mercoledì, aprile 13, 2005

Tristezza



E' di ieri la bella pensata del ministro di chiudere gli stadi quando si verificano episodi di violenza. Come no, io non posso più andare allo stadio perchè, per chissà quali motivi, un gruppo di persone decide che ha voglia di fare casino (io mica ci vado spesso, ma solo l'idea di non poterlo fare, mi fa grattare).
Poi oggi, il patatrac. Probabilmente il ministro chiederà di abolire il calcio.

Credo che questo sia semplicemente lo specchio della nazione in cui viviamo. Alla faccia della destra dei valori, l' Italia è oramai solo un patetico mucchio di retorica da fiction, un paese dove lo stato esiste solo per chi non è abbastanza furbo, potente, ricco da poterlo evitare. Non penso che i tifosi inglesi siano personcine molto più a modo dei nostri ultras, ma evidentemente c'è qualche cosa di diverso di là dal mare. C'è uno stato credibile, ci sono leggi che vengono applicate sempre e contro tutti, ci sono società di calcio serie e c'era evidentemente un sacco di gente stanca di non poter andare allo stadio in santa pace.

Odio scrivere queste cose, pechè personalmente detesto l'idea di stato, sono favorevolissimo a qualsiasi sfogo irrazionale e immotivato (almeno quanto sono contrario ad un' ingerenza delle leggi nella vita degli individui) e ritengo pergiunta che la violenza sia una parte fondamentale del lato istintivo dell'uomo. Ma il limite devono essere le libertà e i diritti dell'altro. Tipo il mio diritto di veder finire la partita.

Ci sono un sacco di modi per sfogarsi, hanno inventato le palestre di pugilato, per questo.

lunedì, aprile 11, 2005

Su col morale !



E'Lunedì, fa freddo. Stramerda.
Qualche suggerimento dall'amico coniglio.

domenica, aprile 10, 2005

Il cielo e gli auguri.

Scene da un compleanno

Oggi, anzi ieri ormai, mi sono svegliato e mi sono accorto che ne avevo 32. Di anni, dico. Mi sono chiesto in seguito per tutta la giornata se sono tanti o pochi. Non trovando risposta ho preferito andare a correre (morendo di freddo), leggere e fare shopping, come al solito. La sera mi sono persino trovato con parecchie persone intorno a un tavolo che mi hanno fatto regali e offerto una torta con le candeline e cantato buon compleanno in lingue varie. Parigi si é dimostrata piu sensibile del solito regalandomi un cielo in continuo movimento, specchio esatto dei miei pensieri. Peter Panpot, te lo mando via mail, mettilo sul blog per farti perdonare di non avermi fatto gli auguri.

giovedì, aprile 07, 2005

Utility


( Solo a titolo informativo, domani i miei allievi faranno la conoscenza di Mr. Wolf, che risolve problemi.)

Come spesso accade Effettolarsen si propone di migliorare la nostra qualità della vita.
Per oggi offre, in sequenza;
- Le svariate figure di merda del nostro premier a Ballarò, che accetta un contraddittorio una volta ogni lustro, e si capisce anche perchè.
- Un simpatico hack per possessori di I-Pod, che consente di taroccare il display e di tirarsela con i due amici a cui gliene frega qualcosa.
- Una piccola modifica a Firefox per aumentare di parecchio la velocità, che siamo nella società che va di corsa, suvvia.

Adesso sì che va meglio, eh?

martedì, aprile 05, 2005

D'ora in poi, solo Bach



Durante la corsetta pre-allenamento di oggi ho potuto verificare la pericolosità di certa schifezza che c'è in giro.
Ho messo l'I-Pod nelle orecchie ed ho cominciato a correre come sempre.
Mi sono fermato solo quando ho sentito le gambe stranamente indolenzite.
Pensavo fossero passati i soliti 15/20 minuti ed invece ne avevo corsi ben 40.
Potere ipnotico della musica, mi son detto.

E'che stavo ascoltando Robbie Williams.

Pensa cosa può fare sta roba ad un adolescente qualsiasi.

L'erba del vicino



Forse la prossima settimana vado a sentire un pò di gente che parla delle cose su cui lavoro.
Il fatto è che il convegno si tiene a Bollate. Ora, dico, Bollate. Quando me l'hanno detto ho pensato quello che tutti state pensando adesso, - Minchia che posto di merda!-. E magari è anche vero, poi però ho fatto un giro sul sito del Comune.
Contando che il Comune dove abito io fa anche provincia, non si fa una bella figura neanche nei confronti di Bollate.

domenica, aprile 03, 2005

Il bravo recensore.



Nei racconti di questo ragazzo ho trovato molta della musica che mi piace.
Beninteso, dentro non c'è nulla di esplicitamente musicale.
Ma c'è la stessa America suonata da Will Oldham o dai Silver Jews, l' altro lato della medaglia che da noi riluce, girata dalla parte della Nike e di Hollywood, è l'America di Steinbeck, Faulkner e McCarthy, fatta di un silenzio che la fa diventare finalmente vera.
La neonata casa editrice che lo pubblica pare piena di entusiasmo.
Aggiungo solo che il ragazzo ha deciso di morire a 26 anni e che questi sono gli unici racconti che ha scritto. Non vuol dire nulla. Solo che non scriverà più niente che mi farà ricredere su di lui; non è poco, visto che in questo periodo mi sono già dovuto ricredere troppo.